Dalle piccole cose nascono le grandi cose. Rispetta perfettamente questa definizione il protocollo d’intesa per il recupero, la lavorazione e la distribuzione, a fini benefici, del pescato nelle principali gare di pesca della provincia che è stato firmato tra Provincia di Perugia, Arcidiocesi di Perugia Città della Pieve, Fipsas, Arci Pesca Fisa, Enal Caccia Pesca e Tiro e Coop Pescatori del Trasimeno. Ad intervenire in conferenza stampa sono stati, il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, l’assessore provinciale Stefano Feligioni, l’arcivescovo della Arcidiocesi Perugia Città della Pieve S.E. Mons. Gualtiero Bassetti, Danilo Barbarossa per l’Associazione Società Pesca Sportive e Attività Subacquee, Silvio Antonini per Arci Pesca Fisa, Francesco Ragni per Enal Caccia Pesca e Tiro e Aurelio Cocchini per la Coop Pescatori del Trasimeno, Mauro Natali Ittiologo della Provincia di Perugia e Silvana De Regis.
Nelle gare nazionali e regionali, organizzate dalle associazioni sportive sono immesse da 4 a 10 quintali di trote, poi ripescate da pescatori che provengono da varie regioni e non sono nelle condizioni di ritirare il pescato. Spesso accade che il pesce rimanda inutilizzato e finisca in discarica. Da qui nasce l’idea del protocollo che crea una filiera virtuosa. La Cooperativa dei pescatori del Trasimeno si impegna a prelevare e trattare il pesce rimasto alla fine delle gare in modo che possa essere utilizzato dalle varie mense della Diocesi umbra. La Provincia di Perugia si occuperà di promuovere e coordinare la filiera del pescato derivato da gare di pesca alla trota per esclusivi fini benefici corrispondendo un rimborso spese nella misura di un euro a chilo alla Coop dei Pescatori del Trasimeno, a parziale copertura delle spese di trasporto e lavorazione. “A Roma si parla tanto di spending review – ha affermato il Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi – nella Provincia di Perugia è da tre anni che viene applicata, cercando di razionalizzare le risorse pubbliche. Nel protocollo che ho appena siglato si cerca di recuperare risorse alimentari a favore della persone bisognose, un atto concreto di cui in questo periodo storico, si ha sempre più di bisogno. Questo protocollo dimostra la dinamicità delle Istituzioni locali che si ingegnano per trovare strade alternative utili ad aiutare i cittadini più svantaggiati”. “La trota – ha detto Stefano Feligioni – è un prodotto ittico di alto valore nutrizionale, quando le associazioni dei pescatori mi hanno spiegato che durante le gare nazionali e regionali di pesca sportiva la trota andava sprecato ho subito cercato di trovare una soluzione. Questa filiera per il buon utilizzo e l'ottimizzazione del pescato e nata per volontà di tutte le componenti, io ho solo avuto la pazienza di tenere le fila del progetto perché credo fortemente nei valori della solidarietà e resto convinto che proprio dalle amministrazioni pubbliche debba nascere il buon esempio. Nel complimentarsi con il Presidente della Provincia Mons. Gualtiero Bassetti ha sottolineato che “partire dai bisogni della gente è quello che deve fare un politico sensibile. Quando l’assessore Feligioni è venuto ad illustrami questa idea mi sono subito interessato per realizzarla. Sperperare quintali di pesce è un vero peccato perché la trota è un prodotto pregiato e indicato per la crescita di grandi e piccini. Tutte le mense della diocesi potranno usufruire di questo prodotto anche grazie alla cooperativa dei pescatori del Trasimeno che tratterà e conserverà il pesce in maniera che arrivi buon e fresco sul piatto dei bisognosi”.