Domenica 29 settembre, la Polizia di Stato di Perugia ha celebrato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Vincitore nella lotta del bene contro il male, San Michele Arcangelo è stato proclamato patrono e protettore della Polizia, il 29 settembre 1949, da Papa Pio XII.
Grande l’assonanza tra la missione affidata all’Arcangelo Gabriele con la missione affidata dalla legge alla Polizia di Stato che è quotidianamente impegnata, con professionalità ed impegno, per garantire nelle nostre comunità il rispetto della legge, l’ordine e la sicurezza pubblica. Garanzie fondamentali e basilari per la vita democratica.
Le celebrazioni sono iniziate alle 8:30, presso la sede di Via Emanuele Petri, dove il Questore della provincia di Perugia, Fausto Lamparelli, il Cappellano della Questura, Frate Rosario Gugliotta, una rappresentanza di Funzionari e la Sezione A.N.P.S. – Associazione Nazionale Polizia di Stato di Perugia – hanno depositato presso la Statua del Santo Patrono – situata nell’atrio della Questura – un omaggio floreale Successivamente, presso la Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, si è tenuta la Santa Messa, officiata dal Vescovo di Perugia – Città della Pieve, S.E. Monsignor Ivan Maffeis.
Alla cerimonia, oltre al Questore e al personale della Polizia di Stato della provincia, hanno partecipato anche il Prefetto della provincia di Perugia, Armando Gradone; il Presidente della Regione, Donatella Tesei, il Presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il Consigliere Comunale Antonio Donato, in rappresentanza del Sindaco di Perugia, e numerose autorità politiche, civili e militari. Presente anche una rappresentanza degli Allievi Vice Ispettori del 17° Corso dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato “R. Lanari” di Spoleto.
“San Michele Arcangelo è per tutti i poliziotti una guida, un ideale a cui ispirarsi nell’adempimento del dovere. Come il nostro Patrono, che combatte il male in difesa del bene, il nostro ruolo ci impone di svolgere la missione che ci è affidata con impegno e sacrificio per la tutela della collettività, vigilando e garantendo il rispetto della legge”. Così si è espresso il Questore Lamparelli che, al termine della cerimonia, ha manifestato la sua gratitudine e riconoscenza alle famiglie dei poliziotti e a tutta la comunità della provincia.