L’Italia Boxing Team in viaggio per Pechino 2008…“Siamo motivati e convinti. In tutto il mondo ci rispettano”A partire dalla Russia, ultima meta di allenamento della Squadra Olimpica di Pugilato che sabato è stata presentata ufficialmente ad Assisi alla presenza del Sindaco Claudio Ricci e del Presidente della FPI Franco Falcinelli. Per i tecnici Damiani e Filimonov gli atleti sono pronti per la grande prova. Il colosso Cammarelle ha un solo obiettivo: una medaglia d'oro! A pochi giorni dalla partenza per Pechino, prevista per la serata del 31 luglio, la Squadra Olimpica, appena rientrata dall’ultimo allenamento a Mosca, è stata presentata ufficialmente nella città che l’accoglie con grande affetto e ammirazione da molti anni. Dal Centro Nazionale di Pugilato di Santa Maria degli Angeli, dove la rosa olimpica tricolore sta ultimando i preparativi, alla Sala Conciliazione del Palazzo Comunale di Assisi, dove la delegazione italiana ha lanciato la sua sfida.
Il Sindaco Claudio Ricci ha fatto gli onori di casa: “Siamo orgogliosi di ospitare una squadra così valorosa. Sono stati mesi di lavoro e di ricerca di quelle energie spirituali e psicologiche che sono importanti tanto quanto quelle tecniche. Lo sport è uno strumento straordinario di incontro, dialogo e pace e i nostri atleti dovranno portare con grande orgoglio il tricolore a Pechino. Il pugilato, poi, esprime valori come il sacrificio e la lealtà e attraverso la loro espressione in Cina dovranno capire che sono italiani”.
Un messaggio importante condiviso da tutti i presenti, in particolar modo dal Presidente della FPI Franco Falcinelli che ha ringraziato il ricco parterre: “Campioni che hanno cavalcato l’onda olimpica come Ernesto Sabati, Maurizio Stecca, Valerio Nati, Gianfranco Rosi , Francesco Damiani e Angelo Musone; il Consiglio Federale, presente al completo; il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, rappresentato dal Presidente Francesco Montini e dal Vicepresidente Flavio D’Ambrosi, nonché Presidente del Comitato Regionale Laziale, e dal tecnico Giulio Coletta, il Centro Sportivo dell’Esercito, lo staff sanitario, rappresentato del Responsabile Dott. Sante Bucari, dal Dott. Rondoni e da Fabio Morbidini, fisioterapista che accompagnerà la Squadra a Pechino. Grazie al Col. Ignozza e al mecenate dello Sport dell’Umbria Alvaro Chiabolotti; al Segretario Generale della FPI Riccardo de Girolami che ricoprirà il ruolo di Team Leader della Delegazione Italiana e all’arbitro Enrico Apa che farà parte della squadra arbitrale dei Giochi Olimpici formata da 34 arbitri mondiali. La mia più profonda riconoscenza anche ad un grande personaggio del pugilato come Rino Tommasi, anche lui qui per salutare i nostri valorosi atleti che hanno tirato fuori la grinta giusta per affrontare questo storico appuntamento”.
All’Italia Boxing Team anche il saluto dell’Assessore allo Sport della Regione Umbria Silvano Rometti, l’Assessore allo Sport del Comune di Assisi Daniele Martellini ed il Vicepresidente del CONI Regionale Carlo Roscini.
Ed ora la scheda dei sei atleti olimpici:
A cominciare da Roberto Cammarelle (+91 Kg.). Il Colosso di Cinisello Balsamo, campione mondiale e bronzo ad Atene 2004, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, ha un unico chiodo fisso: “L’oro. Non voglio altri risultati che l’oro. La mancata conquista del podio più alto sarebbe una sorpresa negativa. Fisicamente stavo meglio ad Atene, l’esperienza di un ‘anziano’ inizia a farsi sentire, ma psicologicamente sto meglio ora. Sono concentrato e non temo i miei avversari. Del resto, sono il campione del mondo. Mi auguro, tra tutti, di incontrare l’atleta cinese per l’atmosfera che si creerebbe”.
Per il campano di Marcianise Clemente Russo (91 Kg.), anche lui agente di polizia e campione mondiale: “Le Olimpiadi sono un torneo come un altro. Il vantaggio è che hai la possibilità di studiare meglio gli avversari perché i tempi di recupero sono più lunghi. Per me l’importante è vincere il primo incontro. Il resto vien da s=E9. La mia medaglia la costruirò match dopomatch. Quando rimango concentrato e composto non ce n’è per nessuno”.
Per il presente, quello a cinque cerchi, Domenico Valentino (60 Kg.), agente di polizia di Marcianise e vicecampione mondiale, non ha dubbi. “Si tratta della migliore carta che ho da giocare. Recuperato il problema alla mano, ora dovrà assistermi un pizzico di fortuna in più. Sono consapevole di una cosa: quando scenderò dal quadrato accetterò la sconfitta solo se sarà per merito del mio avversario e mai per demerito mio”.
Convinto delle sue potenzialità, il romano dell’Esercito Alessio Di Savino (57 Kg.) vuole arrivare in zona medaglia: “Non sarà semplice visti gli avversari. Il problema al ginocchio per fortuna è risolto: ho lavorato molto e mi sono rimesso subito al passo dei miei compagni. Proverò fin dal primo incontro a fare una buona prestazione e a sorprendere l’avversario sulla scelta del tempo”.
La mancata qualificazione ai Campionati Mondiali di Chicago ed a Roseto degli Abruzzi sono state le spinte propulsive per far qualificare ad Atene anche il casertano di Alife, caporal maggiore dell’Esercito, Vittorio Jahin Parrinello (54 Kg.): “Le qualificazioni, avendo lavorato molto, me le sono guadagnate. Siamo qui per ballare e balleremo. Alle Olimpiadi non si va per partecipare. Colpi lunghi e di rimessa: questa sarà la mia carta vincente”.
Al top della preparazione è anche il napoletano del gruppo Sportivo delle Fiamme Oro Vincenzo Picardi (51 Kg.), bronzo mondiale: “Mi sento pronto. Ho avversari forti ma la mia determinazione è al massimo. Arrivare alla medaglia sarebbe il mio sogno. Mi impegnerò boxando in velocità e prendendo l’avversario sul tempo, caratteristiche che mi contraddistinguono”.
Il primo gong per l’Italia suonerà lunedì 11 agosto con la fase delle Eliminatorie dei 57 Kg e dei 60 Kg. In corsa per i podi olimpici a Pechino sono ben 286 pugili in rappresentanza di 78 nazioni. Non rimane che attendere sfogliando il Book Olimpico Azzurro che oggi è stato presentato in conferenza stampa e che sarà presente a CasaItalia, dove verrà allestita anche la mostra dedicata a Rocky Marciano.