“La Giunta affossa Spoleto”, il 'contro-punto' dell'opposizione - Tuttoggi.info

“La Giunta affossa Spoleto”, il ‘contro-punto’ dell’opposizione

Carlo Ceraso

“La Giunta affossa Spoleto”, il ‘contro-punto’ dell’opposizione

Spoleto popolare e Alleanza civica sulla ricostruzione, caserma VVFF, Inps e Mtb. Provinciali, Bececco "ho subito declinato offerta Pd"
Dom, 13/01/2019 - 10:18

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La Giunta De Augustinis sta affossando la città di Spoleto facendo danni seri”. Comincia subito con un affondo alla maggioranza la conferenza stampa dei gruppi di opposizione Spoleto Popolare e Alleanza Civica tenutasi sabato 12 gennaio nella sala Monterosso di Villa Redenta. Una sorta di contro-conferenza stampa di fine anno per fare il punto di situazione che ha richiamato l’attenzione anche di un discreto pubblico. Ad aprire i lavori è la leader dei due movimenti civici, Maria Elena Bececco, affiancata dai consiglieri Ilaria Frascarelli, Gianmarco Profili e Roberto Settimi. Una quarantina di slide – ricche di documenti finora sconosciuti, foto e video – accompagnano il j’accuse dei 4 esponenti politici.

Incerto per certo – l’ex sindaco facente funzioni parte subito all’assalto. “Avevamo portato avanti progetti concreti, condivisi con tutte le istituzioni che grazie a questa giunta stanno naufragando. Dobbiamo avere la forza di dire ‘basta’ a questa amministrazione che sta operando scelte politiche prive di qualunque supporto tecnico. Facendo annunci all’insegna sempre delle mezze verità”. “Erano certi i nostri progetti per il Palatenda, per il Polo scolastico San Paolo e montessoriano, la caserma dei vigili del fuoco, il recupero del Convitto femminile e della Colonia di Monteluco, progetti il cui valore è stimato ben sopra i 20 milioni di euro su cui oggi non c’è più alcuna certezza. Il polo di San Paolo, (previsto per la Dante Alighieri, il Prato fiorito e la palestra per l’Alberghiero) sarebbe potuto già partire, come sono partiti altri cantieri a Perugia, Foligno e Giano inseriti nella stessa Ordinanza 14/2017; Spoleto invece resta al palo e chissà se e quando partiranno le proposte di questa giunta ma soprattutto chi pagherà i progetti già elaborati” continua la Bececco.

Il rebus degli edifici scolastici – la conferenza sembra mettere in dubbio la credibilità dell’operato della giunta. Così scorrono sul maxischermo una serie di documenti finora sconosciuti ai più e acquisiti dai consiglieri di opposizione: “con questa lettera del 24 settembre scorso – dice la consigliera lanciando la slide – il Comune ha richiesto di riportare la Alighieri e il Fiorito nelle proprie sedi e si dice che la Provincia di Perugia è d’accordo a portare i licei a San Paolo. Ma una lettera della Provincia del 31 luglio precedente aveva già chiarito che i licei dovevano essere ricostruiti nei loro siti, come avevamo approvato con la Giunta Cardarelli. Situazione acclarata definitivamente lo scorso 20 dicembre. Lo stesso Commissario Farabollini è stato alquanto prudente quando ha detto che si può anche ricostruire la Alighieri dove è ora, ma solo dopo aver valutato ogni criterio di sicurezza perché è notorio che la collina su cui insiste è a pericolo di frana. I cantieri potevano essere già partiti (mostrando quello della scuola Carducci di Perugia, ndr), avere le scuole pronte per il prossime anno scolastico, invece, così facendo, se andrà bene, ci vorranno diversi anni, sempre ché i fondi siano disponibili. Stessa incertezza per la Montessori, che da via Martiri della resistenza viene ora prevista al Campo Boario, sito che però per la stessa giunta De Augustinis non va bene per la caserma dei vigili del fuoco per evitare “consumo di suolo”. Insomma un effetto domino impressionante”.

La gallery della conferenza stampa

La caserma e il Palatenda – La parola passa alla collega Frascarelli che affronta il tema della caserma, che secondo gli intenti della attuale maggioranza sarebbe meglio costruire sul suolo dell’attuale caserma dell’Esercito di via Flaminia. “Nonostante tanti proclami ad oggi il Comune non ha avanzato nessuna richiesta al proprietario dell’area, cioè al Ministero della Difesa” dice mostrando due lettere inviate il 13 agosto scorso dal sindaco al Sottosegretario all’Interno, alla presidente della IV Commissione Difesa del Senato e al Comandante dei Vigili del fuoco. “Nessuno ha scritto al dicastero della Difesa. Senza considerare che il progetto di realizzarla al Campo Boario, su cui c’era il parere favorevole dell’Interno,  era stato approvato a Spoleto anche con i voti dei consiglieri Marina Morelli, Sandro Cretoni e Alessandro Cretoni che sostengono l’attuale maggioranza”. Roberto Settimi torna sull’annosa vicenda del Palatenda su cui la passata Giunta Cardarelli aveva incassato l’ok della Croce Rossa ad intervenire con oltre 900mila eur per ammodernarla e renderla, in caso di necessità, centro strategico per le operazioni di soccorso alla popolazione. Il consigliere passa in rassegna ritagli di giornale con le dichiarazioni della attuale maggioranza che vennero smentite dallo stesso vertice della CRI che invitò tutti “a non fare politica sulle spalle della Croce rossa”. “Anche questo progetto è sfumato con la giunta che, in alternativa, ha chiesto alla CRI di realizzare una palestra scolastica a San Paolo, struttura che non avrebbe gli stessi requisiti e capacità di supportare eventuali aiuti in caso di emergenza. Non solo, ad oggi non abbiamo certezza che la Croce rossa finanzierà quanto richiesto” chiosa Settimi.

Il ‘caso’ Inps – è la volta di Profili che affronta un’altra tematica scottante quale quella degli interventi annunciati dall’Inps per la riqualificazione del convitto femminile e della colonia montana di Monteluco. “L’istituto pensionistico il 26 gennaio 2018 ha annunciato ufficialmente tali interventi, quindi il 30 ottobre successivo ha effettuato il conferimento ad un fondo pubblico dell’ex convitto femminile. Anche su questo tema il sindaco ha rilasciato dichiarazioni singolari, affermando che non c’era stato niente di formale, denunciando il degrado dell’immobile spoletino e arrivando addirittura a ipotizzare una class action contro l’Inps”. Una vicenda che, come si ricorderà, era sfociata in uno scontro istituzionale senza precedenti, con il dg del patrimonio Inps, Giorgio Fiorino, costretto ad intervenire con una nota stampa confermando quanto anticipato da Tuttoggi, ovvero dell’invio di una pec del 29 novembre 2018 con cui il Comune era stato puntualmente informato circa la destinazione d’uso dell’immobile. “Abbiamo così fatto accesso agli atti e letto la pec con cui non solo si conferma l’intervento sull’edificio di Piazza Carducci ma che la struttura sarà destinata a senior house offrendo una nuova opportunità di vero sviluppo economico alla città. Ma non è tutto“ continua l’ex assessore “nel documento si legge che la Colonia di Monteluco verrà inserita tra i beni in dismissione. Un cambio di indirizzo che non sappiamo spiegarci. Di fatto però siamo entrati in possesso di ben 3 mail del 7 agosto, 27 agosto e 18 settembre con cui il dottor Fiorino chiedeva e sollecitava un incontro con il sindaco…conclusione? Ad oggi, a quanto pare di capire, è sfumata la possibilità di veder riqualificata la colonia montana di Monteluco”.

Il “caso” Mountain bike– è la Bececco a tornare al microfono per illustrare un’altra tematica che sta incendiando la città, il ‘caso’ mountain bike.

La consigliera senza girarci troppo intorno, denuncia che contro gli organizzatori della manifestazione sportiva “è stata avviata una macchina del fango; inoltre dalle dichiarazioni rilasciate ai media sembra che la giunta non ha ancora ben chiaro chi è il soggetto organizzatore della manifestazione sportiva e chi del progetto europeo SportGiveChance. Di fatto stiamo rischiando di perdere un evento di portata straordinaria per la nostra economia e non solo. In questi mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Il sindaco ha parlato di ‘irregolarità’, di ‘aver solo trasmesso la rendicontazione’ quasi a voler prendere le distanze, che non poteva ‘aver letto 700 pagine di rendiconto’. Ebbene anche in questo caso l’accesso agli atti svela un’altra verità” dice mostrando la lettera con cui il Comune ha trasmesso i dati agli uffici dell’Unione europea “si legge, a firma del sindaco De Augustinis che lo stesso ‘certifica che tutte le informazioni e i dati finanziari sono completi, autentici, accuratamente registrati in conformità con la concessione’”.

In chiusura i quattro consiglieri confermano che la loro “azione politica continuerà ad essere tesa al rispetto della legalità e della trasparenza, è ovvio che se dovessimo riscontrare comportamenti anomali sapremo fare i nostri passi. Speriamo invece che quanto abbiamo dimostrato anche oggi e la fase di stallo in cui versa Spoleto illumini i consiglieri di maggioranza”.

Provinciali, invito declinato – l’occasione della conferenza consente di chiarire anche un aspetto che in questi giorni ha tenuto banco sulle cronache, ovvero la candidatura che il Partito democratico ha offerto alla Bececco per le prossime elezioni provinciali. Una notizia che i dem spoletini hanno vissuto come una ‘mossa’ per lacerare il partito locale e forse anche i rapporti tra le forse di opposizione. “E’ vero, il 9 gennaio ho ricevuto una telefonata dalla segreteria provinciale del Pd, preannunciatami poco prima dal regionale, con cui mi veniva offerta questa candidatura. Ho ringraziato per l’opportunità ma declinato subito l’offerta”. Di venerdì 11 novembre la notizia che il Pd provinciale ha confermato la candidatura di Marco Trippetti, come richiesto dalla segreteria spoletina. Spoleto popolare e Alleanza civica non hanno ancora sciolto la riserva su chi appoggeranno. “Lunedì prossimo vedremo gli spoletini che saranno candidati, solo dopo decideremo; per noi resta importante che ogni livello istituzionale possa essere rappresentato al meglio per il bene di Spoleto”.

© Riproduzione riservata

(Modificato alle ore 21)

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