“In una città sempre più povera, anche il mercato elettorale si adegua, comprarsi un candidato prima che un voto, poi a liste presentate, costa poco, talvolta pochissimo: solo una promessa, o al massimo cinquanta euro”. Questa frase – riportata nero su bianco in un comunicato stampa della segretaria cittadina del Partito Democratico, Patrizia Epifani – potrebbe costare caro alla candidata del centrodestra, Stefania Filipponi. Nella stessa nota infatti, la segreteria piddina non risparmia durissime critiche e minaccia di rivolgersi alla Magistratura. Altro che scintille e frizioni elettorali: la campagna elettorale parte subito con una bomba. 'Nel leggere la dichiarazione della candidata sindaco Filipponi che riferisce di oscure manovre di campagna elettorale dove si promettono posti di lavoro speculando sulle necessità di famiglie in crisi, parlando anche di voto di scambio – sottolinea la Epifani – riteniamo che la candidata sia in possesso di prove su quanto afferma – incalza la segretaria del Pd folignate – e che debba quindi rivolgersi subito alla magistratura ed alle forze dell'ordine per denunciare gli episodi di cui è a conoscenza, invece di sparare nel mucchio ed invelenire il dibattito democratico della campagna elettorale”. E per ribadire il concetto si comunica che “il Pd e la coalizione di centrosinistra si riservano di tutelare la propria immagine e quella dei propri candidati nelle sedi opportune”.
La Filipponi parla di 'voto di scambio' e il Pd minaccia querele
Dom, 27/04/2014 - 15:00