“Incoerente, inaffidabile e non credibile? Il sindaco Mismetti non sa quello che dice”. Così Stefania Filipponi, in risposta alla nota firmata da Nando Mismetti sui contatti intercorsi, nei giorni scorsi, tra Alleanza popolare ed Aldo Amoni, in vista del ballottaggio di domenica otto giugno.
“Alle amministrative ci sono state altre cinque persone, oltre la sottoscritta, che si sono candidate per il cambiamento e per combattere il vecchio sistema. La prima tornata elettorale – scrive – ha lasciato solo me in corsa, per cui mi sembra una cosa più che logica interpellare chi si è candidato con le mie stesse motivazioni. Tutti, nessuno escluso, neanche una forza come Sinistra ecologia e libertà che, come ben sappiamo, fino a pochi mesi fa ha fatto parte della coalizione di centrosinistra. Se il fine ultimo è lo stesso per tutti – spiega la Filipponi – considero una cosa del tutto normale valutare se ci siano o meno i termini per un apparentamento. Un apparentamento che dev’essere fatto in modo trasparente e partecipato, senza tradire i propri principi, i propri valori che sono e rimangono irrinunciabili”.
Stefania Filipponi è poi tornata sulla posizione presa da Mismetti rispetto all’ipotesi di un confronto pubblico a due. “Rifiuta il faccia a faccia – scrive nel comunicato stampa – perchè teme di non essere all’altezza. Mi definisce incoerente ed inaffidabile, quando io dimostro che le mie non sono solo parole, ma fatti concreti, perchè porto avanti dei principi che non sono negoziabili. Lui, invece, è quello che, fino ad oggi, ha gestito il potere alla vecchia maniera, sempre pronto – accusa – a dispensare poltrone ed incarichi, pur di rimanere a galla, come emerge chiaramente dalle intercettazioni del nucleo investigativo. E nessuno può escludere che accordi sottobanco siano stati fatti anche in queste ultime ore”.