L’ex ferrovia Spoleto-Norcia occupa un posto speciale nel sito di National Geographic Italia, ma basta andare a vedere in quale sezione per capire che c’è poco di cui andare orgogliosi. Il servizio si trova infatti nello speciale “Italia incompiuta”, un reportage fotografico creato dagli stessi lettori della rivista online con fotografie che immortalano lo stato di abbandono di alcuni luoghi – le classiche cattedrali nel deserto di cui lo stivale purtroppo è pieno – e il non utilizzo di altri che invece potrebbero essere alla portata di tutti.
Proprio il caso dell’ex ferrovia che da Spoleto attraversava fino al 1968 il suggestivo paesaggio della Valnerina fino a Norcia, al centro in quest’ultimo periodo di roventi polemiche per la decisione da parte della direzioni dei lavori di non autorizzare lo svolgimento della manifestazione “La Spoleto-Norcia in mountain bike” (clicca qui), nonostante la lunga serie di rassicurazione fornite fino a pochi giorni prima al comitato organizzatore. Questa la segnalazione che accompagna la fotografia della vecchia stazione di Spoleto città, in via Fratelli Cervi:
Vorrei segnalare il continuo protrarsi dei lavori di recupero e messa in sicurezza della Vecchia Ferrovia Spoleto Norcia, dismessa nel 1968, per un utilizzo per la Mobilità dolce. I lavori durano da 11 anni e sono stati spesi 6 milioni di Euro ma della riapertura non si hanno ancora notizie. Nel 2012 Il Sindaco di Spoleto annunciò la sua re-inaugurazione entro l’estate per permettere un’importante evento del CAI che fu organizzato, pubblicizzato e poi annullato per la mancata fine dei lavori. Lo stesso è successo quest’anno con un’altra manifestazione del CAI, annunciata dall’ufficio stampa del Comune di Spoleto come l’ennesima inaugurazione del tracciato ma evidentemente fatta senza le necessarie autorizzazioni. Idem per una cicloturistica in MTB tra Spoleto e Norcia che non ha ricevuto le necessarie autorizzazioni e quindi è stata annullata dopo aver ottenuto oltre 200 iscrizioni.
Il tracciato ancora esistente (circa 45 su 51 km) è in buono stato ed i lavori sono stati ottimi. Dei 45 km esiste un tratto di 4-5 km che va ancora messo in sicurezza a causa del pericolo frane. Ma gli altri tratti sarebbero a posto anche se non vengono mai riconsegnati all’ente gestore, ossia Umbria Mobilità. Con il risultato che tutto il percorso, in realtà accessibile da tutti, essendo ancora in stato di cantiere è tecnicamente interdetto a tutti: nessuno vi potrebbe porre piede sopra. Il problema è che di questo passo, terminati i lavori da una parte si deve ricominciare da quella opposta, in una magnifico incastro di perdurare dello stato di cantiere perenne che continua ad essere fonte di finanziamenti pubblici.
Negli utlimi tempi, grazie anche alla nascita di comitati, alla maggiore sensibilità di operatori economici che finalmente hanno iniziato a vedere la valenza turistica della Spoleto-Norcia, c’è stata una accelerazione dei lavori (ben fatti, per la verità). Il problema è che ancora non si riesce a capire quando suddetto tracciato verrà restituito al territorio.