Dopo svariate stagioni in cui la vegetazione aveva preso il sopravvento e i fanghi con i detriti avevano ostruito in parte l'alveo, il fosso che attraversa la frazione di Piedipaterno, nel comune di Vallo di Nera, è finalmente oggetto di ripulitura e manutenzione da parte della Comunità Montana Valnerina. L'ente ha, infatti, stipulato una convenzione con la provincia di Perugia e, grazie all'interessamento dell'ex assessore Sauro Cristofani e degli uffici preposti, ha ottenuto i finanziamenti necessari per eseguire i lavori. Questi, come la progettazione, vengono realizzati con l'impiego di personale dipendente della Comunità Montana.
Il fosso di Piedipaterno, che taglia in due l'abitato, prende origine dalla confluenza di altri due corsi d'acqua, il fosso di Lagarelle e quello dei Balzi; dopo una piccola cascata, prosegue a carattere torrentizio fino al fiume Nera lambendo le abitazioni. Nella stagione estiva i fanghi depositati ai lati, nei tratti del fosso coperti, non riescono ad asciugarsi completamente e imputridendosi mandano cattivo odore, diventando l'habitat ideale per zanzare, mosche, insetti e piccoli rettili.
Gli operai della Comunità Montana stanno provvedendo al taglio della vegetazione cresciuta sopra i detriti, alla sistemazione della briglia sottostante la cascatella e al distacco dei cumuli di terra dall'alveo, operazione resa particolarmente difficile dalla quantità dei detriti e dalla bassa altezza tra la copertura e il fondo del fosso, dove scorre l'acqua e non c'è luce.