MALAGA – “Forza e onore”. Sono le ultime parole pronunciate dall’attore Russell Crowe prima del famoso “al mio segnale scatenate l’inferno” nel film “Il Gladiatore”. Forza e onore sono anche i due aggettivi che meglio descrivono l’Eurpean Cup affrontata a Malaga dai ragazzi del Kodokan Fratta di Umbertide. I quattro atleti umbertidesi hanno combattuto con determinazione sfiorando l’impresa e la medaglia di bronzo con il loro capitano: Nicola Becchetti. Il primo a scendere sul tatami internazionale riservato ai migliori atleti d’Europa è stato Giacomo Marchetti. Giacomo, che ha gareggiato nella categoria dei 73kg, è stato protagonista di una prestazione superlativa che ha costretto il più quotato Gomez Borallo a fare gli straordinari per avere la meglio sul giovane umbertidese. L’esperto judoka spagnolo, sempre in svantaggio, è riuscito a recuperare solo all’ultimo minuto grazie ad un bellissimo contraccolpo su un’azione di un intraprendente Marchetti. Bella prova anche per Matteo Lascialfari che ha tenuto testa ad un altro spagnolo, Roman Perez. Matteo, tornato finalmente nella sua abituale categoria i 66kg, ha lottato con generosità senza mai arrendersi alla superiorità tecnico-tattica del quotato avversario. Stessa trama anche per l’incontro di Francesco Brachelente (90kg) che ha saputo mettere da parte l’emozione del debutto in campo internazionale e ha impegnato severamente lo spagnolo Patino Jimenez.
Buona gara anche del più esperto Nicola Becchetti (+100kg) quinto classificato. Nicola ha perso il bronzo dopo aver chiuso all’angolo per tutto il match l’inglese Neil Shofield, sorpreso dall’intraprendenza e dall’aggressività dell’atleta della nazionale italiana. Proprio un eccesso d‘intraprendenza ha messo fine ai sogni di gloria di Nicola che con un tentativo di sutemi (tecnica di sacrificio) si è tirato sopra il forte atleta britannico che ha chiuso il match a terra in immobilizzazione rovesciando l’esito dell’incontro che fino a quel momento volgeva a favore dell’azzurro. Il quinto posto di Becchetti è impreziosito dai bei match contro i due padroni di casa Perez Duran e Handersen Hidalgo.
“Hanno dato il massimo – ha detto Elisa Bartolucci, dirigente del club – siamo orgogliosi di loro. Tutti e quattro hanno iniziato questo sport da bambini e oggi tutti assieme sono arrivati ad affrontare una gara di Coppa Europa senior rappresentando al meglio il judo italiano. Per la nostra società si è trattata di una pagina indimenticabile difficile da riscrivere”.