Lo scorso maggio aveva investito con l’auto un 17enne negli immediati pressi del Commissariato di Polizia di Città di Castello, oggi chiede di patteggiare una pena di 3 anni e 6 mesi.
L’uomo – un 24enne di origini albanesi – è accusato di tentato omicidio. L’episodio, che allora aveva sollevato un grande clamore in città, era stata – come sostenuto dalla Procura – una vendetta al culmine di una serie di tensioni tra i due, nate da un conflitto legato ad un subaffitto di un appartamento di cui l’imputato ne era locatario. Il fratello del 17enne (entrambi sono egiziani), il giorno prima, aveva addirittura picchiato il 24enne. I tre infatti, quel giorno di fine maggio, si trovavano tutti davanti al Commissariato proprio per denunciarsi a vicenda.
Secondo la Procura l’imputato avrebbe compiuto “atti idonei e diretti in modo non equivoco a procurare la morte” del 17enne: il 24enne, infatti, – come ricostrutito dagli inquirenti – lo avrebbe prima investito con la sua Volvo, per poi colpirlo di nuovo in retromarcia fino ad incastrarlo contro un’altra auto in sosta. Il minorenne – oggi assistito dall’avvocato Eugenio Zaganelli – in quell’occasione aveva riportato una grave frattura esposta alla gamba, che aveva richiesto un intervento chirurgico d’urgenza.
Dopo aver investito il ragazzo l’aggressore si era dato alla fuga verso la E45. Il trambusto aveva ovviamente richiamato l’attenzione degli agenti di Polizia, a meno di 50 metri dal luogo del fatto, che avevano fatto partire una caccia all’uomo con tutte le volanti e gli uomini a disposizione. Il 24enne, alla fine, era stato rintracciato e arrestato poche ore dopo a Umbertide.
L’udienza per discutere la richiesta di patteggiamento è fissata per il prossimo 20 novembre davanti al gup Valerio D’Andria. Se l’istanza verrà accettata, l’imputato sconterà una pena ridotta rispetto a quella che potrebbe essere comminata in caso di condanna definitiva dopo il processo ordinario.