Inferno di Vascigliano, ordinanza su pericolo tossicità alimenti - Tuttoggi.info

Inferno di Vascigliano, ordinanza su pericolo tossicità alimenti

Luca Biribanti

Inferno di Vascigliano, ordinanza su pericolo tossicità alimenti

Vigili del fuoco in ospedale dopo aver domato le fiamme
Lun, 06/07/2015 - 19:33

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Un inferno durato una notte e che ha distrutto l’azienda di materiali plastici “Cores” di Vascigliano, Stroncone. Squadre di Vigili del Fuoco di Terni, Amelia e Perugia hanno fronteggiato fino a questa mattina lingue di fuoco e fumo denso, fino a estinguere l’ultimo focolaio e bonificare l’area. Alcuni caschi rossi, dopo essere stati esposti per tutta la notte ai fumi tossici che si sono sprigionati dal rogo, sono stati costretti a ricorrere alle cure del “Santa Maria” come riferito da Stefano Ciuffetti, rappresentante sindacale di categoria della Cgil: “Noi del coordinamento vogliamo evidenziare che i colleghi intervenuti questa notte, con professionalità e spirito di sacrificio, hanno limitato i danni prodotti dall’evento subendo qualche problema di salute. Le condizioni estreme prodotte dal caldo di questi giorni e dalle fiamme in quel momento hanno prodotto dei malori a circa una decina di operativi tra i quali due sono stati trasportati all’ospedale per accertamenti”.

Ora la preoccupazione è tutta rivolta per il pericolo diossina e i tecnici dell’Arpa sono impegnati nell’analizzare i campioni raccolti sul posto del disastro, dati che sono attesi anche dal Comune di Terni: “L’Arpa sta predisponendo un modello di ricaduta delle polveri che indicativamente prevedrà un raggio di 1000/1500 metri dal luogo dell’incendio. Quando avremo la possibilità di visionare il modello, il Comune di Terni saprà se porzioni del suo territorio sono o meno interessate dagli effetti del rogo di Vascigliano e potrà procedere, su indicazione della Asl, con un’eventuale ordinanza”. Lo ha riferito oggi pomeriggio al consiglio comunale l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti in riferimento alle conseguenze del rogo che ha coinvolto stanotte la sede dello stabilimento Cores nel territorio del Comune di Stroncone.
Giacchetti ha anche comunicato come i tecnici dell’agenzia abbiano operato nell’immediatezza dell’incendio, durante la notte, anche per i campionamenti dell’aria, mentre stanno tuttora procedendo con quelli che riguardano terreno e vegetazione.
Stamattina diversi consiglieri e gruppi consiliari avevano chiesto alla Giunta di riferire in Consiglio sulle eventuali conseguenze ambientali su Terni dell’incendio di Vascigliano.

Il sindaco di Stroncone, Alberto Falcini, su richiesta della Usl2 Umbria ha firmato un’ordinanza sindacale:

PREMESSO CHE: nella notte tra il 05 ed il 06 luglio 2015 è divampato un incendio di considerevoliproporzioni presso la sede della Ditta CORES, nella Zona Industriale di Vascigliano; con nota prot. n. 2015/6545 del 06.07.2015 la USL Umbria2, con riferimentoall ’ incendio di cui sopra ed all ’ esito del sopralluogo effettuato da personale tecnico del Dipartimento USL2 ed in attesa della caratterizzazione e di un preciso modello di ricaduta dei residui di combustione che sarà trasmesso dall ’ ARPA – Agenzia Regionale per la protezione ambientale, ha chiesto, a titolo cautelativo e precauzionale, al fine di prevenire eventuali danni alla salute pubblica, di emettere un’ordinanza sindacale, affinché, nel raggio di 1000 metri dalla sede del predetto incendio, ci si attenga alle seguenti misure di carattere generale: il consumo di prodotti ortofrutticoli può avvenire solo previo accurato lavaggio1. con acqua associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; è fatto divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata, da parte dei 2. soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; 3. provvedere al mantenimento degli animali da cortile in stabulazione chiusa, 4. evitando il razzolamento e procedendo all ’ alimentazione mediante prodotti provenienti da altre zone; divieto di pascolo;5. divieto di utilizzo delle uova e di eventuali altri prodotti di origine animale derivati6. da animali a stabulazione libera; divieto di utilizzo dei foraggi e dei cereali, per alimentazione animale, provenienti7. dall ’ area interessata o eventualmente esposti alla ricaduta dei residui di combustione.

Ritenuto doversi provvedere nei termini indicati nella menzionata richiesta della USL Umbria2 e che pertanto in tale contesto si impone l’adozione di misure di tipo cautelare e precauzionale finalizzate a prevenire eventuali danni alla salute pubblica, fino all’acquisizione dei risultati dei prelievi effettuati dall’ARPA ;
VISTO l ‘art. 50, comma 5 del D. lgs. n. 267 del 18 agosto 2000;
ORDINA
così come richiesto dalla USL Umbria2, nel raggio di 1000 metri dalla sede del predetto incendio, coincidente con l’area meglio individuata nell’allegata planimetria: il consumo di prodotti ortofrutticoli può avvenire solo previo accurato lavaggio con1. acqua associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; è fatto divieto di consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata, da parte dei. soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; è fatto divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; occorre provvedere al mantenimento degli animali da cortile in stabulazione chiusa, evitando il razzolamento e procedendo all’alimentazione mediante prodotti provenienti da altre zone; è fatto divieto di pascolo; è fatto divieto di utilizzo delle uova e di eventuali altri prodotti di origine animale6. derivati da animali a stabulazione libera; è fatto divieto di utilizzo dei foraggi e dei cereali, per alimentazione animale, provenienti dall ’ area interessata o eventualmente esposti alla ricaduta dei residui di combustione.
DISPONE
La inosservanza della presente ordinanza comporta la violazione dell’art. 650 del Codice Penale. Il responsabile del procedimento è la Dott.ssa Emanuela De Vincenzi, quale Responsabile del Servizio Polizia Municipale. Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della L. n. 241/1990, contro il presente provvedimento può essere proposto ricorso al TAR dell’Umbria entro 60 giorni dalla notificazione dell’atto, ovvero entro 120 giorni al Capo dello Stato. L’inoltro del ricorso non sospende comunque l’efficacia del presente atto.

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