C’è una differenza di quasi un anno tra i pagamenti del Tfr dei dipendenti della ex Idealfab a seconda che risiedono nelle Marche o in Umbria. La denuncia è di Luciano Recchioni, ex delegato Fiom Cgil dell’Antonio Merloni – Indelfab.
“Una situazione che genera una disparità di trattamento degli ex dipendenti dell’azienda. Nelle Marche stanno riscuotendo ora dall’Inps il trattamento di fine rapporto ai lavoratori mentre in Umbria si dovrà attendere ancora quasi un anno, undici mesi per l’esattezza. Segnalo questo senza fare polemica ma solo per evidenziare una disparità di trattamento per lavoratori della stessa azienda. Credo che l’Inps abbia un dovere di unificare i pagamenti tra Umbria e Marche. Non ci può essere una differenza di quasi un anno nell’attendere quanto ci spetta. Per questo invito l’Inps ad accorciare i tempi visto che tra il caro vita e la mancanza, non di lavoro ma di guadagno, avere a disposizione quelle risorse in questo momento sarebbe qualcosa di più che una boccata di ossigeno per i lavoratori“.
“C’è poi un’altra cosa che vorrei segnalare – continua Recchioni – è che le diverse sigle sindacali chiedono una percentuale del Tfr che i lavoratori ottengono dall’Inps, per aver completato le varie pratiche in questi anni. Per carità chi ha lavorato deve avere sempre la giusta ricompensa ma essendo il Tfr non uguale per tutti, si va da chi deve riscuote 20mila euro a chi ne deve prendere mille, prelevare a tutti il 3% e fattore di disuguaglianza, basta fare i conti. Invito pertanto i sindacati, anche per l’alta sindacalizzazione della ex Merloni in termine di tessere, a togliere il prelievo del 3% del Tfr o al limite a chiedere una cifra simbolica visto che comunque tutte le somme di ogni singolo lavoratore, verranno tassate al 23%”.