Ancora uno spettacolo del cartellone della stagione di prosa folignate: venerdì 25 febbraio, alle 21, è di scena “La macchina del Capo”, una produzione Michela Signori Jolefilm, per l’interpretazione e la regia di Marco Paolini.
“La macchina del Capo” è un racconto divertente sull’infanzia e sulla prima adolescenza, è un viaggio all'interno dell’intricata rete di vincoli e relazioni umane, parlando non solo della memoria, ma anche del rapporto tra padri e figli. Non è un diario, non è un pezzo nostalgico, e nemmeno una memoria d’altri tempi. E’ un viaggio che parte dalla casa, micro-universo dal quale osservare il mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei compagni di giochi, del sesso visto con gli occhi di un bambino). E’ il ritratto di un’Italia di periferia, vista su scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare. E’ un lavoro sul desiderio e sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli.
I ragazzi protagonisti del racconto sono quasi gli “Amici miei”, ma ragazzini. E le zingarate sono forse più innocenti, ma lo spettacolo si permette di giocarci con altrettanta ironia.