E’ stato grazie all’AFIS – Automated Fingerprint Identification System – il sistema automatizzato di identificazione delle impronte, che è stato possibile risalire all’identità delle due minorenni che ieri sono state denunciate dalla Volante per tentato furto in appartamento; ed è stato proprio grazie a questo sistema, considerato tra i più completi al mondo, che una delle due, nonostante le decine di alias forniti di volta in volta alla Polizia, è stata arrestata perché colpita da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni de L’Aquila per aver commesso, in concorso con altri nomadi maggiorenni, svariati furti in appartamento nella città di Avezzano.
La ragazza è stata perciò arrestata e portata in una comunità per minorenni di Roma, dove dovrà restare fino a nuove disposizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria. L’altra minore è stata invece affidata ad una comunità locale.
Le ragazze si servivano di un sistema molto semplice e davvero a buon mercato per entrare nelle abitazioni: un semplice pezzo di plastica ricavato da bottiglie da un litro o da contenitori di prodotti cosmetici. Bastava inserire questa sorta di scheda tra la porta e lo stipite e far scattare il meccanismo della serratura, se questa non fosse stata chiusa a chiave.
A questo proposito, la Questura di Terni ricorda queste poche semplici regole da rispettare sia quando si esce, che quando si è in casa: chiudere sempre la porta a chiave, mettere il chiavistello, chiamare sempre il 113 in caso di rumori sospetti.