La missiva, inviata anche alla Regione, segnala che "al pronto soccorso precaria situazione lavorativa e sicurezza"
Come su uno stesso nosocomio si possano vedere magnifiche sorti progressive o un totale sfacelo non è dato sapere, ma ad Assisi, terra di santi e di miracoli, succede anche questo. La meraviglia, un vero e proprio mistero (non) buffo, è l’ospedale di Assisi, “potenziato” secondo la maggioranza leghista in Regione dopo anni di “sfacelo targato Pd”, mentre per il sindaco Stefania Proietti la situazione del pronto soccorso sarebbe talmente grande da compromettere tutta la struttura. Che d’altronde le idee sull’ospedale di Assisi fossero molte e tutte confuse, non è una novità di oggi.
“Progressivo depauperamento, medici trasferiti, condizioni precarie e insicure”
A dare manforte alla tesi della prima cittadina, un fascicolo firmato da nove medici del pronto soccorso, che segnala gravi carenze strutturali con un rischio depotenziamento per tutto l’ospedale di Assisi. Una missiva che è stata resa nota oggi pomeriggio, ma che sarebbe arrivata ai rappresentanti delle istituzioni – incluso, quindi, il consigliere Pastorelli – quarantotto ore fa, poche ore prima della nota del capogruppo della Lega.
Ospite di un evento privato, questa mattina il ministro della salute Roberto Speranza è arrivato ad Assisi e si è visto recapitare un fascicolo, firmato dai 9 medici che operano al Pronto Soccorso e all’Emergenza 118. La nota è stata inviata al sindaco Stefania Proietti 24 ore fa e in essa “è descritta la precaria situazione lavorativa in due ambiti sanitari molto delicati che rappresentano per i cittadini il primo accesso alla struttura sanitaria. Nella lettera, peraltro inviata a tutti i vertici politici e tecnici della regione, si parla del progressivo depauperamento dei servizi di supporto al Pronto soccorso, ricordando che negli ultimi 6 anni si sono dimessi ben 11 medici trasferendosi in altre regioni o in ospedali più grandi e sicuri“.
“I sottoscrittori della lettera-denuncia – si legge nella nota resa nota del Comune – fanno sapere che il Pronto soccorso di Assisi accoglie dai 20 ai 50 pazienti al giorno, con picchi nei periodi influenzali e di grande affluenza di turisti. Ora – scrivono – siamo arrivati a un punto in cui il rischio clinico è diventato troppo alto e la sicurezza dei pazienti non più garantita …e questa mancanza di servizi e di specialisti di supporto ci ha portato a lavorare in condizioni precarie e insicure, certamente non attrattive per un medico che volesse venire a lavorare nel nostro ospedale. Chi resta è solo per l’attaccamento al territorio e all’ospedale stesso, che rimane una realtà professionale per l’operatore e un insostituibile servizio per l’utenza“.
“Negli ultimi giorni – sottolineano ancora – si lavora con un solo medico di notte per due servizi, Pronto Soccorso e Emergenza Sanitaria Territoriale-118. Da tempo stiamo rinunciando a molte garanzie previste dal contratto di lavoro: riposo dopo turni notturni o festivi, ferie non godute, surplus orario, straordinari non riconosciuti, rinuncia a congedi familiari e formativi“. Per questo il sindaco ha parlato con speranza, perché tale depauperamento significa “depotenziare l’intero ospedale e arrecare un danno serio alla comunità”.
Pastorelli su ospedale di Assisi: “Promesse mantenute, si lavora per il potenziamento”
Di tutt’altro avviso invece Stefano Pastorelli, capogruppo della Lega in Regione, secondo cui “La Giunta Tesei – si legge in una nota inviata ieri, prima che fosse resa pubblicamente la missiva dei sanitari, ricevuta però dalla Regione due giorni fa – sta lavorando nella direzione di valorizzare il presidio ospedaliero di Assisi attraverso strategie vincenti di consolidamento delle potenzialità esistenti e di attivazione di nuove prestazioni al cittadino. Sono infatti previsti un nuovo primario di medicina dopo troppi anni di ‘vuoto’ e l’implementazione sia delle professionalità, con l’arrivo di un cardiologo e un ginecologo, sia dei servizi, con l’attivazione della chirurgia mini-invasiva del piede per adulti e bambini“.
E se Salvatore Pezzutto, che avrebbe vinto il posto, sta riflettendo se accettare o meno; nel mentre Manuel Monti è passato da Assisi a Gualdo, per Pastorelli e si spera nell’eventuale accettazione del terzo classificato, “Grazie all’individuazione del primario di medicinapotrà essere garantita l’autonomia dell’ospedale di Assisi nella gestione delle risorse e in generale della struttura e assicurata una migliore qualità dei servizi ai pazienti. Nel quadro delle professionalità esistenti vengono introdotte due figure fondamentali come un ginecologo e un altro cardiologo. A questo si aggiunge il potenziamento dei servizi, grazie alla programmazione dell’attività chirurgica mini-invasiva del piede per adulti e bambini, stabilita in seguito a un accordo tra Azienda Ospedaliera di Perugia e Usl 1. Le continue mistificazioni di certa parte politica – conclude il consigliere di maggioranza – sono ridicole, considerando il lavoro che la Regione Umbria ha avviato sulla rete sanitaria territoriale e la condizione di criticità preesistente causata dalla pessima gestione del passato, sfociata nello scandalo Concorsopoli”.