All’ospedale di Città di Castello è iniziato un progetto unico in Italia, che porta il “mare” direttamente nelle stanze dei bambini ricoverati in pediatria.
Grazie alla collaborazione tra USL Umbria 1 e Associazione Malakos – che gestisce la più grande collezione privata di conchiglie d’Europa – i piccoli pazienti possono vivere un’esperienza immersiva con suoni, colori e racconti legati agli ambienti marini. Questo progetto, che durerà un anno, mira a ricreare atmosfere rilassanti e benefiche all’interno dell’ospedale, aiutando i bambini a sentirsi più sereni durante la degenza.
L’iniziativa prevede che la direttrice del Museo Malakos Debora Nucci e l’educatrice Beatrice Santucci, insieme ad altre figure professionali, visitino le stanze dei bambini con un trolley pieno di reperti marini. Conchiglie, stelle marine e altri oggetti vengono mostrati ai piccoli pazienti, che possono anche ascoltare storie e creare disegni su segnalibri. Questi momenti di svago hanno lo scopo di alleviare la permanenza in ospedale e offrire un’esperienza educativa e ludica al tempo stesso.
Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo della dottoressa Myriam Muracchini, che ha finanziato l’iniziativa. Quest’ultima, veterinaria presso la Clinica Veterinaria Lupo Alberto di Vergato (Bo), ha sottolineato l’importanza della stimolazione sensoriale per il benessere mentale dei bambini ricoverati. La direzione dell’ospedale ha accolto con entusiasmo questa collaborazione, evidenziando come l’iniziativa possa contribuire al percorso di guarigione dei pazienti, permettendo loro di evadere, anche solo mentalmente, dalle mura dell’ospedale.
Il progetto ha suscitato grande entusiasmo anche tra il personale sanitario del reparto di Pediatria, che si appresta a implementarlo come apripista. Le attività proposte non sono rivolte solo ai bambini più piccoli, ma anche ai ragazzi più grandi, spesso affetti da patologie croniche e costretti a lunghe degenze. Il coordinatore della Pediatria Alfredo Baldicchi, ha ringraziato i volontari di Malakos, riconoscendo il valore di un’iniziativa che offre sia un arricchimento culturale che un momento di svago. Anche gli Michela Botteghi e Benedetta Calagreti, hanno espresso soddisfazione per l’avvio del progetto, che unisce scienza, medicina e umanità. Secondo loro “l’iniziativa porterà sorrisi e momenti di apprendimento ai piccoli pazienti, arricchendo la comunità e offrendo un modello che potrà essere replicato altrove“.
Il museo Malakos, fondato dal biologo Gianluigi Bini, è da anni un punto di riferimento internazionale nel campo delle scienze malacologiche. Con oltre 600.000 esemplari catalogati, rappresenta la più grande collezione privata di conchiglie al mondo. Oltre ad essere un’importante risorsa scientifica, il museo è impegnato in progetti educativi e sociali come quello con l’ospedale di Città di Castello, dimostrando come la scienza possa incontrare la medicina per il bene comune.