Arriva il caldo, si avvicina l'estate e il comune di Perugia dichiara guerra preventiva alle larve della zanzara tigre.
Obbiettivo primario del comune è contrastare alla radice la nascita dell'insetto, di origine tropicale ma ormai ampiamente diffuso nella maggior parte delle regioni italiane. A tale scopo un'ordinanza firmata dal sindaco Boccali entrata in vigore il 1 aprile impone a privati e aziende di eliminare contenitori e punti di raccolta e ristagno delle acque piovane, ideali per la crescita delle larve delle zanzare tigre.
In particolare, l'ordinanza impone a privati e imprese di qualsiasi tipo “di non abbandonare, sia in luogo pubblico sia in proprietà private, contenitori e oggetti di qualsiasi natura e dimensione (ad esempio barattoli, scatole di metallo, bidoni, secchi, vasche, teli di plastica) nei quali potrebbero raccogliersi acque piovane e di conseguenza, svilupparsi larve di zanzara” e di “eliminare nelle proprietà private, negli orti, nei giardini, nei cantieri, qualsiasi prolungata raccolta di acqua piovana in contenitori non abbandonati, ma sotto il controllo di chi ne ha proprietà o l’uso effettivo (annaffiatoi, secchi, sottovasi, bidoni, carriole o altro materiale per le attività lavorative), svuotando l’acqua e mantenendo i contenitori al riparo dalle piogge”.
L'ordinanza prevede anche delle multe per chi non rispetterà queste disposizioni, che vanno dai 50 ai 100 euro per i privati e dai 250 ai 500 euro per gli amministratori di condominio e per le “aziende artigianali
o industriali e per le aziende zootecniche di allevamento equini e di avicoli”.
Oltre ad essere considerato un insetto particolarmente “aggressivo”, la zanzara tigre in casi molto rari può essere portatrice di alcune malattie di origine tropicale, come la “febbre del Nilo” o la dengue. (fda)