La consigliera regionale, a fianco del vice sindaco che ha lasciato il partito, attacca i vertici regionali: ci hanno escluso
Adriano Ruspolini cane sciolto nella Lega, fino alla sua uscita dal partito, come hanno lasciato intendere i vertici regionali? A Todi non la pensano così, tant’è che a suo sostegno, nella disputa con i vertici regionali del partito, interviene anche la consigliera regionale locale, Francesca Peppucci.
Opposte accuse di personalismi,
il “modello Todi” che imbarazza la Lega
Peppucci: “Ruspolini non aveva altra scelta”
“Adriano Ruspolini non ha avuto altra possibilità che uscire dalla Lega”. Il commento di Peppucci. Che ricorda: “Con lui, ho iniziato la mia attività politica nel 2017 e con lui, in questi quattro anni ho avuto la possibilità di imparare e crescere umanamente e politicamente. Dal momento della sua elezione, Ruspolini ha seguito il mandato che gli è stato dato dagli elettori nel rispetto dei cittadini, delle linee del partito e di Matteo Salvini. La sua scelta di uscire dal partito mi rattrista profondamente, ma, allo stesso tempo, comprendo e condivido i motivi delle sue dimissioni da un partito che, purtroppo, non lo ha supportato e sostenuto nonostante gli importanti risultati raggiunti anche nella gestione della pandemia da Covid-19”.
Il richiamo a Salvini
Un richiamo a Salvini (che compare tra Ruspolini e Peppucci nella foto allegata alla nota della consigliera regionale), come aveva fatto il vice sindaco argomentando le sue dimissioni come conseguenza del tradimento della Lega in Umbria rispetto alla linea del Capitano.
La nuova bordata contro Caparvi e Alessandrini, sempre partita da Todi, arriva però da Palazzo Cesaroni. Dove siedono altri consiglieri della Lega con cui Ruspolini è entrato in rotta di collisione, vedi Mancini sulla partecipazione alla manifestazione no vax.
Il lavoro fatto con Ruspolini a Todi
“In questi anni, con lui e il consigliere Enzo Boschi – prosegue Peppucci – siamo riusciti a concretizzare una serie di obiettivi che ci hanno permesso di raggiungere risultati elettorali tra i più alti della Regione Umbria”. Non solo su immigrazione e lotta al Covid, rivendicati da Ruspolini, ma anche – ricorda Peppucci – in materia di lavori di manutenzione nel centro storico e nelle frazioni, la riduzione della Tari, il rilancio del territorio.
“Continueremo a farlo nell’interesse dei cittadini da qui alla fine del mandato – prosegue la consigliera regionale – anche sostenendo convintamente l’Amministrazione alle elezioni comunali del prossimo anno. So che potrò sempre contare sull’amicizia instaurata con il vicesindaco Ruspolini, che va oltre le logiche di partito, come posso affermare che anche lui potrà contare su di me, al pari di tutte le persone che ne hanno condiviso e ne condivideranno la scelta”.
Le “logiche per pochi”
Peppucci conclude con un’altra stoccata ai vertici regionali del partito: “Se nell’ultimo anno si fosse lavorato per il bene del partito e dei cittadini senza rispondere alle ‘logiche per pochi’, oggi la Lega non perderebbe uno dei migliori amministratori locali della nostra regione e la maggior parte degli iscritti di una sezione”.
E respinge la ricostruzione fatta da Caparvi e Alessandrini, che lamentavano l’indisponibilità di Ruspolini al dialogo: “Intendo dissociarmi – dice a questo proposito – da quanto affermato dai vertici in merito alla presunta indisponibilità al confronto del vicesindaco Ruspolini con i quadri locali e regionali, non solo perché incontri in sede regionale e anche nazionale per far comprendere a pieno la situazione di Todi si sono svolti, ma anche perché, mio malgrado, nemmeno io, più volte, dopo averlo richiesto, ho avuto modo di confrontarmi su problematiche riguardanti la città che io rappresento”.
L’inaugurazione della sede
“Al contempo, sono delusa dal fatto che i vertici del partito non abbiamo speso nemmeno una parola relativamente alle questioni più volte sollevate da me, dal vicesindaco Ruspolini e da tantissimi iscritti” prosegue Peppucci. Che lamenta, come Ruspolini, l’esclusione anche dall’inaugurazione della sede. “Figurarsi – conclude – su tutto il resto”.