Quest’anno il NurSind, Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha deciso di dedicare il 12 Maggio, Giornata Internazionale dell’Infermiere, al tema della “disoccupazione e della precarietà, che nell’ultimo quinquennio si è insinuato e si sta diffondendo in misura molto preoccupante nella professione infermieristica. Moltissimi sono infatti ad oggi i colleghi che non hanno un’occupazione o che hanno un’occupazione precaria.
Il contesto economico, sanitario e sociale – si legge in una loro nota – in cui l’imperativo sembra essere il risparmio, spinto fin oltre il limite di sostenibilità organizzativa e funzionale, sta producendo dei paradossi eclatanti: da un lato (economico) si vorrebbero contenere le dotazioni organiche, dall’altro (organizzativo) gli infermieri in servizio sono pochi rispetto ai carichi di lavoro ed alle indicazioni chiare che arrivano anche da prestigiosi studi internazionali sui rischi derivanti ai pazienti da situazioni di sovraccarico lavorativo degli operatori sanitari; le carenze stimate di infermieri (circa 60.000 unità) vedono come controparte un esercito di neo laureati disoccupati (30.000) che si contendono le poche decine di posti messi a concorso, incatenate dal blocco del turnover (con un’età media dei professionisti in servizio superiore ai 46 anni!). Anche nella nostra Provincia la situazione inizia ad essere drammatica: la mancanza di infermieri inizia ad essere seria e ciò è anche causato dal mancato svolgimento del Concorso per Infermieri bandito dall’Azienda Ospedaliera di Perugia e dalla Usl Umbria 1 (ex Asl 2), per il quale sono state previsti 16.000 partecipanti per circa 100 posti. Lo svolgimento di tale procedura concorsuale, già abbondantemente procrastinata, non può essere più essere ulteriormente differita viste le enormi carenze di organico che sempre di più si stanno palesando nelle strutture sanitarie interessate. Il blocco del turn-over, il ricorso all’istituto contrattuale dello straordinario in maniera sempre più massiccia, il numero dei letti aggiunti rispetto a quelli previsti e l’impossibilità di abbattere le liste di attesa anche a causa della carenza di organico, le palesi violazioni alla Legge n°66/2003 sull’orario di Lavoro e di conseguenza la Legge n°81 sulla sicurezza dei Lavoratori, rendono indispensabile e non più rinviabile lo svolgimento del concorso suddetto.
Il NurSind non è indifferente a questi problemi, la cui soluzione determinerà chi e cosa saranno gli infermieri di domani; pertanto il Sindacato degli Infermieri è accanto ai colleghi disoccupati e/o precari e ne sosterrà le istanze, in ogni sede, affinchè si lavori seriamente non soltanto per risolvere uno dei
problemi principali di una categoria, ma per garantire uno dei beni più preziosi per l’intera cittadinanza: la tutela della salute e l’assistenza sanitaria. Il prossimo appuntamento è per il 19 maggio, a Montecitorio, per il sit-in degli infermieri disoccupati e/o precari. Il NurSind ci sarà e farà sentire la sua voce”.
Il 12 maggio è la giornata internazionale dell’infermiere
Quest'anno dedicata alla disoccupazione e alla precarietà
Lun, 12/05/2014 - 17:17