Altro passo verso Ikea a Perugia, all’interno dell’area commerciale di Collestrada appositamente ampliata. A Palazzo dei Priori è arrivato il via libera della II e III Commissione (Bilancio e Urbanistica). Nella II Commissione 8 i voti a favore (maggioranza ed Arcudi) ed un astenuto (Rosetti); in III Commissione 9 a favore (maggioranza ed Arcudi) ed un astenuto (Pietrelli). In entrambi i casi il Pd non ha partecipato alla votazione.
Approvato anche l’emendamento degli uffici relativo all’introduzione nell’ambito della pratica dell’ipotesi di realizzazione di un nuovo sovrappasso tra Collestrada e la frazione Ranno. L’emendamento è passato all’unanimità in entrambe le Commissioni.
Ikea a Perugia, l’iter e i tempi del progetto
In apertura di seduta il dirigente Marini ha fornito due chiarimenti. Il primo riguarda le ragioni per cui si può sostenere che l’intervento non comporterà consumo di suolo. Ciò è dovuto al fatto che l’ampliamento avverrà su un’area urbanisticamente compromessa (ex enel e zone limitrofe) e previa cancellazione delle previsioni di Prg sulla limitrofa zona D5 (8), posta sotto la collina di Collestrada che ridiventa parco pubblico ed area agricola.
Il secondo chiarimento ha riguardato le modalità con cui si è addivenuto ad una assegnazione di volumetrie aggiuntive con metodi premiali e compensativi. Le volumetrie aggiuntive, in sostanza, derivano in parte dal comparto D5(8) per 17mila mq, ed in parte dal comparto Enel ed FA (parcheggio) per 4500mq. La restante volumetria, visto che l’ampliamento riguarda un contesto urbanisticamente compromesso, è assegnata sia sulla base di questa “riqualificazione” che sulla base della delibera consiliare n. 15 relativa alla contribuzione straordinaria dovuta dall’attuatore che, nel caso di specie, sarà pari a 3,6 milioni di euro.
In sede di dichiarazioni di voto, la capogruppo del Pd Bistocchi ha annunciato l’intenzione del suo partito di non partecipare alla votazione, uscendo dall’aula, ritenendo che non vi siano le condizioni per esprimere una posizione in considerazione dei molteplici errori sul metodo commessi dalla maggioranza.
Le ragioni del Pd sull’Aventino
“Il progetto di Eurocommercial per l’ampliamento di Collestrada cambierà per sempre il volto di quella porzione di città, creando nuove opportunità ma anche ponendo criticità già, ad oggi, evidenti e che meritano attenzione, partecipazione e approfondimenti. Da parte di sindaco e giunta, invece, si registra soltanto una fretta allarmante e pericolosa leggerezza”. Così, in una nota congiunta, il gruppo consiliare e la segreteria comunale del Pd di Perugia, che annunciano una conferenza stampa per illustrare nel dettaglio luci e ombre del nuovo insediamento commerciale che triplicherà le attuali dimensioni di Collestrada.
“Abbiamo a più riprese chiesto di far capire alla città, confrontandoci e partecipando i contenuti di un piano destinato a condizionare il futuro di tutta Perugia, ma questo non ci è stato concesso e la discussione è stata a più riprese bloccata da Romizi e Prisco, sia nelle sedi istituzionali, sia con i cittadini. È caduto nel vuoto anche il nostro appello a convocare un consiglio grande sull’argomento. Un appuntamento che avrebbe potuto chiarire alcuni dubbi e sciogliere molti dei nodi (relativi soprattutto alla viabilità e all’impatto ambientale) che pesano sulla progettualità in atto e sconosciuta ai più. La risposta di sindaco e Giunta, invece, è stata una forzatura decisamente fuori luogo, vista l’entità della partita, con un’improvvisa accelerazione che non prende nemmeno in considerazione il parere negativo istruttorio dei Servizi alle imprese per la mancata ridefinizione preliminare delle condizioni urbanistiche e ambientali da rispettare in relazione alla natura e alle dimensioni dei più rilevanti progetti di trasformazione, recupero e insediamento proposti all’amministrazione. Una corsa del tutto strumentale – segnalano dal Pd – che sembra rispondere più alla necessità di risolvere le beghe interne alla maggioranza che ad occuparsi dell’interesse della città. La fretta è sempre cattiva consigliera, lo è ancor di più se condizionata da interessi di partito o, peggio ancora, individuali. Non accettiamo un baratto pericoloso tra le sorti della città e un cambio di ruolo in Giunta, né tanto meno un voto al buio su una pratica così complessa: il progetto Ikea – accusa il Pd – è troppo importante per Perugia, non può essere merce di scambio tra partiti di maggioranza e di poltrone tra soggetti interessati”.
Il riferimento è principalmente (ma non solo) al ruolo dell’onorevole assessore Emanuele Prisco, che una volta eletto a Roma non ha lasciato il suo incarico sostenendo di voler portare a tempo l’iter dell’approvazione del progetto Ikea.