Francesco Napoletti
Si è svolto ieri sera presso il locale Placebo un incontro organizzato dalla Uil-fpl sul tema del rapporto tra giovani e sindacato. L’occasione è data dall’uscita del libro “Quale sindacato per il nuovo millennio?” di Antonio Foccillo, segr. Nazionale Uil e sindacalista da 30 anni. Presenti dunque il segr. Gino Venturi, l’autore del libro e la prof.ssa Cecilia Cristofori, pres. della Facoltà di Scienze Politiche di Terni, che hanno dibattuto l'argomento dinanzi a un nutrito gruppo di interessati.
“Una crisi come quella attuale – comincia la prof.ssa Cristofori – non si è più vista dal ’29. Ma oggi la situazione è resa diversa dalla presenza di strumenti come appunto il sindacato. Da rilevazioni osservate come ricercatrice, ho visto una fiducia molto debole da parte dei giovani. Anzi i lavoratori di nuova generazione esprimono spesso critiche nei confronti della rappresentanza sindacale. Questo tuttavia può essere considerato un dato positivo: se il sindacato vede rivolgersi critiche vuol dire che riceve interesse dai lavoratori e dunque è percepito come una realtà esistente”.
Dunque il prof. Foccillo ha espresso sinteticamente quella che definisce l’opinione espressa nel suo libro: “il sindacato rimane uno strumento concreto, fatto di persone, ma che si è inevitabilmente burocratizzato. Questo perché i tempi frenetici della società postmoderna non consentono un adattamento altrettanto rapido. Tanti fattori hanno contribuito all’allontanamento dei lavoratori dai loro rappresentanti: la cessione di sovranità degli stati a istituzioni sovranazionali, la mancanza di un sindacato europeo”.
Foccillo ha poi fatto un richiamo all’etica collettiva, esortando tutti a indignarsi di più, e in particolare i sindacati che non dovrebbero trascurare un solo licenziamento.
“Ho potuto percepire nell’ambiente della ricerca – ha aggiunto la prof.ssa Cristofori a tal proposito – grossi problemi nella rappresentanza sindacale all’interno dell’università. Fino a poco fa il tema della scadenza dei contratti dei ricercatori era fonte di polemica… oggi tutto ciò è dato per scontato”.
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