Sa.Cip
Un festa colorata e allegra, finalmente si gioca in giardino: era questo lo spirito dell’inaugurazione del nuovo gazebo istallato presso la Scuola Materna comunale di Eggi, sabato scorso. La copertura, è nata per permettere l'utilizzo degli spazi esterni e garantire alle maestre e ai bambini uno spazio d'ombra durante la giornata e resa necessaria dopo il taglio degli alberi che erano all’interno del giardino, per motivi di sicurezza.
Il gazebo è stato realizzato grazie all’intervento economico della Fondazione CaRiSpo , alla disponibilità dell’amministrazione comunale e al grande impegno del Circolo Culturale “Sandro Pertini”. Ma i grazie più sentiti e gli applausi più calorosi sono andati a Mariano Antonelli, la persona che si è spesa in prima persona affinché il progetto arrivasse a compimento.
All’iniziativa, svoltasi dopo la recita di fine anno, hanno partecipato i bambini della scuola con le proprie famiglie, il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, il vice sindaco Stefano Lisci, l’assessore Battistina Vargiu, la dirigente scolastica del I Circolo, Norma Proietti, e la presidente dell’associazione “Sandro Pertini” Arianna Panetti.
“La sensibilità della Fondazione CaRisPo e la sinergia tra istituzioni e associazioni – sono state le parole del vice sindaco Lisci durante l'inaugurazione – hanno permesso di allestire questo spazio interamente dedicato ai bambini. Per noi amministratori è motivo di soddisfazione poter presentare alle maestre e alle famiglie i risultati di questo impegno congiunto”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno profuso il loro impegno per donare questa struttura alla scuola – ha dichiarato la dirigente Norma Proietti – È stata senza dubbio una dimostrazione di grande sensibilità nei confronti dei bambini, sarebbe bello vederla ripetuta da altri per aiutare le scuole del comprensorio”.
A chiudere i saluti istituzionali prima del doveroso taglio del nastro la Presidente del “Circolo Pertini”, Arianna Panetti che ha dichiarato “Questo gazebo è simbolo della partecipazione del singolo nei confronti della comunità e il ritorno dalla comunità al singolo. Un esempio da seguire”
Foto di Niccolò Perini