Un ordine del giorno per proporre l’esposizione del Crocifisso nell’Aula Consiliare di Gubbio, da collocare proprio sopra la sede del Presidente dell’assise comunale.
A presentarlo è il consigliere Luigi Girlanda (Rinascimento Eugubino) “con la volontà di valorizzare e preservare l’identità storica, culturale e religiosa della città di Gubbio, in linea con quanto già riconosciuto dallo Statuto Comunale, che fa esplicito riferimento a Sant’Ubaldo, patrono della città, quale esempio di santità e modello di guida morale e sociale per la comunità eugubina”.
“Il Crocifisso rappresenta non solo un simbolo religioso, ma anche un emblema dei valori fondanti della nostra comunità” dichiara Girlanda. L’ordine del giorno si richiama a importanti precedenti giuridici, come la sentenza n. 556/2006 del Consiglio di Stato e la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 2011 sul caso Lautsi, che hanno riconosciuto il valore culturale e identitario del Crocifisso, oltre alla sua dimensione religiosa.
Nonostante l’argomento abbia sollevato sperro forti proteste da parte delle associazioni laiche, di diverse confessioni religiose e da atei e agnostici, il 10 settembre 2021 una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha stabilito che, pur non essendo obbligatoria, l’affissione del crocifisso non può essere ritenuta atto discriminato nei confronti di chi non la condivide. E’ stato inoltre stabilito che, sopratutto nelle scuole, si possa decidere in autonomia se esporlo o meno, ma che la decisione deve essere un “ragionevole accordo” tra le parti che abbiano posizioni diverse.
La proposta di Girlanda prevede che il Crocifisso sia di fattura consona alla bellezza e al decoro dell’Aula Consiliare, rispettando l’armonia artistica e architettonica del luogo, e stabilisce che “l’eventuale futura rimozione possa avvenire solo attraverso una nuova deliberazione del Consiglio Comunale, garantendo così un confronto democratico”.
“Questa iniziativa non vuole costituire un’imposizione confessionale – sottolinea il consigliere – ma rappresenta un gesto di rispetto e riconoscimento verso la storia e i valori condivisi dalla nostra comunità. Il Campanone del Palazzo dei Consoli, che annuncia le sedute consiliari, reca un’iscrizione che invoca la protezione divina sulla città: questo testimonia il profondo legame tra istituzioni civili di Gubbio e tradizione cristiana”. L’ordine del giorno sarà discusso in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale.