Si svolgerà mercoledì 4 novembre, alle ore 17.30, la cerimonia di intitolazione del Teatro Comunale di Gubbio a Luca Ronconi, secondo la volontà dell’amministrazione, così come annunciato dal sindaco Filippo Mario Stirati, poco dopo la scomparsa del Maestro. All’evento, che si terrà presso lo stesso Teatro in via Capitano del Popolo, saranno presenti, tra gli altri, oltre al primo cittadino, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il presidente del Teatro Stabile dell’Umbria Brunello Cucinelli, il presidente del Centro Teatrale Santacristina Roberta Carlotto e porterà una testimonianza speciale l’attore Franco Branciaroli, spesso protagonista per Ronconi, che la sera stessa porterà in scena ‘Enrico IV’ di Pirandello.
“Più che una fondante motivazione, depone a favore di tale scelta – spiega il sindaco Stirati – un omaggio al legame artistico e personale del Maestro con la città e il territorio“.
Regista di fama nazionale e internazionale, noto in tutto il mondo per le sue innovative e audaci regie di impianto classico, Ronconi ha dedicato la sua esistenza al teatro, rivoluzionandone sapientemente la concezione drammaturgica, con l’eccezionale bravura fatta di perfezione, grazia, bellezza, eleganza. Da decenni, aveva intrecciato la sua storia personale e professionale a Gubbio, avendo stabilito qui la residenza nella frazione di Santa Cristina, eletta a ‘buen retiro’, e dove dal 2002 aveva fondato la sua Scuola, con l’obiettivo di dare un contributo concreto e attivo attraverso la formazione professionale degli attori. Punto di riferimento per intellettuali, attori, registi, persone di spettacolo, ha conferito visibilità e prestigio alla città, contribuendo ad accrescere e consolidare lo spessore culturale.
Ronconi era un ‘magister’, esempio per tanti giovani che frequentavano le sue lezioni a Santa Cristina, ai quali ha consegnato idealmente il suo patrimonio di forza e di pensiero. Patrimonio che va preservato e onorato nella città che da tempo aveva scelto ufficialmente come residenza elettiva
A Gubbio Ronconi aveva allestito, per il Teatro Stabile dell’Umbria, ben tre produzioni teatrali che avevano acceso le luci della critica e della stampa internazionale, dalla ‘Fidanzata povera’ di Óstrovskij del 1985, a ‘La serva amorosa’ di Goldoni, fino alle indimenticabili ‘Tre sorelle’ di Cechov del 1989. Nel 2004 aveva tenuto lezioni che si erano concluse con ‘Scene di una notte d’estate’ con gli allievi della Scuola. Aveva anche ricevuto riconoscimenti e segni di affetto, come il ‘Premio Bandiera’ e il Premio ‘Formella d’Oro’, assegnato dal ‘ Lions Club Gubbio Piazza Grande’.
“Ha sempre ricambiato ogni segno di vicinanza con grande considerazione – conclude Stirati – Per queste motivazioni, l’intitolazione a Ronconi del nostro Teatro, ci è parsa doverosa, anche con l’intento di fare di Gubbio, in collaborazione con altre realtà, un centro di documentazione sul teatro contemporaneo e, dunque, con la possibilità di accogliere anche il patrimonio di letteratura e di materiale lasciato dal Maestro”.