Nei prossimi giorni gran parte dei corsi d’acqua del Comune di Gualdo Tadino saranno interessati da interventi di manutenzione ordinaria degli argini al fine di consentire il regolare deflusso e garantirne l’officiosità idraulica.
Un intervento che assume importanza ancora maggiore nell’attuale contesto di cambiamento climatico, con l’aumento della frequenza e dell’intensità di eventi meteorologici estremi che rendono ancor più cruciale la messa in atto di misure preventive per ridurre il rischio di esondazioni e allagamenti che potrebbero compromettere la pubblica incolumità.
I corsi d’acqua interessati dagli interventi e per i quali in Comune ha ottenuto il preventivo nulla osta ai fini idraulici da parte dei competenti Uffici Regionali sono:
• Torrente Feo nel tratto dal ponte della linea ferroviaria Ancona-Roma in via Roma Biancospino, fino alla confluenza del T. Rasina nella frazione di Cerqueto;
• Torrente Feo in località Biancospino;
• Torrente Sciola nel tratto da Borgonovo fino al confine con il Comune di Fossato di Vico;
• Torrente Rasina da località Santa Lucia alla confluenza con Fiume Feo nella frazione di Cerqueto;
• Rio Fergia, che va dalla sorgente di Boschetto a Gaifana;
• Fosso Rio Romore, dall’ex molino Depretis (via Flaminia) fino alla confluenza del Rio Vaccara (Ponte Sassuolo);
• Rio Vaccara, dalla sorgente in località “La Vena” fino alla confluenza con il T. Sciola a Ponte Sassuolo;
• Fosso San Lazzaro (sx e dx idraulica), dalla linea ferroviaria fino alla confluenza con il Rio Romore in località Torre Belli.
“Già dai prossimi giorni – ha affermato l’assessore Paola Gramaccia – la ditta individuata inizierà i lavori di manutenzione dei torrenti e dei fiumi oggetto di intervento, le fasce di terreni attigue agli argini interessate saranno esigue e limitate al fine di non manomettere le coltivazioni. Nel caso in cui ci fossero proprietari di appezzamenti che non intendessero facilitare le operazioni di pulizia dovranno darne comunicazione scritta all’ufficio Ambiente del Comune con l’impegno a provvedere autonomamente alla bonifica dei tratti di competenza”.
L’intervento prevede, inevitabilmente, anche l’abbattimento di vegetazione ad alto fusto ed eventualmente di quella arbustiva che costituisce effettivo pericolo per l’ostruzione della sezione idraulica, particolarmente esposte alla fluitazione e fonte di deviazione del regolare flusso della corrente in caso di piena (ordinanza n. 143 del 06.11.2024). Per ogni albero abbattuto, appartenente a specie protette, verranno reimpiantate un numero doppio di piante.
Foto di Enrico Fioriti