Ieri nella piazza di Campello sul Clitunno “Il Grande gioco dell’oca ambientalista”, tappa conclusiva del progetto “Proteggere l’ambiente è un gioco da ragazzi” realizzato dal Comune di Campello sul Clitunno in collaborazione con l’Associazione Noesis (www.noesisonline.eu). Il progetto, finanziato dalla Regione Umbria è stato costruito con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i bambini della scuola primaria statale “A. Moro” di Campello sul Clitunno (e anche le loro famiglie) sui temi delle energie e del corretto utilizzo delle risorse naturali.
Ieri mattina i ragazzi, le maestre, gli ideatori del progetto Armando Fizzarotti ed Erica, le famiglie e il Sindaco di Campello sul Clitunno si sono confrontati sottoforma di gioco sulle tematiche apprese: fonti rinnovabili di energia, risparmio energetico, trasporti sostenibili e cambiamento climatico. Un grandissimo tabellone/ tappeto è stato sistemato sul pavimento di Piazza Ranieri, location d’eccezione di un gioco di fine anno che ha messo d’accordo grandi e piccini sulla necessità di salvaguardare l’ambiente.
Il Sindaco Pacifici, che per l’occasione ha diretto il gioco, ha voluto ringraziare le insegnanti per aver sviluppato e realizzato durante questo anno scolastico le tematiche del progetto attraverso lezioni in classe, ricerche da svolgersi a casa e altri strumenti didattici. Come previsto nel progetto, i bambini, sotto la guida delle maestre (ma anche da casa) hanno avuto accesso al portale internet Kids Corner di “ManagEnergy” (www.managenergy.net), supporto tecnico del programma Intelligent Energy Europe (IEE) della Commissione Europea sull'efficienza energetica e le energie rinnovabili.
Il Kids corner è una risorsa permanente di giochi didattici interattivi per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni sui temi delle energie, del risparmio energetico e dei comportamenti quotidiani per un uso responsabile delle fonti energetiche. Il portale Managenergy, inoltre, offre una vasta gamma di informazioni e strumenti didattici per gli insegnanti. Tutti gli strumenti sono presenti in molte lingue comunitarie e sono stati sviluppati, nel corso di progetti finanziati dalla Commissione europea, negli ultimi 10 anni da scuole, istituti di ricerca, università e associazioni di tutta Europa.
