Nei prossimi giorni saranno installate altre 12 telecamere nei punti più "caldi"
Il post Covid-19 sarà anche all’insegna della sicurezza a Città di Castello, grazie all’installazione di 12 nuove telecamere per la videosorveglianza nel centro storico.
Una sorta di Grande Fratello che vede complessivamente la presenza di ben 57 occhi elettronici i quali, nel più rigoroso rispetto della privacy dei cittadini, verranno aperti su vie, piazze e altri luoghi pubblici a presidio della legalità.
“L’amministrazione comunale ha fatto importanti investimenti tecnologici negli ultimi anni” sottolineano il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Luca Secondi e l’assessore alla Polizia municipale Michela Botteghi, nell’annunciare che “i lavori di installazione delle telecamere sono già iniziati e si concluderanno nelle prossime settimane”.
“In vista di un auspicabile ritorno alla normalità che consenta a tutti noi di frequentare di nuovo i luoghi centrali della città senza le attuali restrizioni – affermano Secondi e Botteghi – diamo ulteriore impulso alla garanzia della sicurezza e dell’ordine pubblico, di cui nell’epoca attuale gli impianti di videosorveglianza sono divenuti indispensabili presidi, accanto alla fondamentale opera di prevenzione e controllo delle forze dell’ordine”.
Le nuove installazioni riguarderanno luoghi nei quali è stata rilevata l’esigenza di garantire maggiore sorveglianza per il verificarsi di episodi di microcriminalità, come nell’area verde di viale Leopoldo Franchetti, soprastante il parcheggio dei Frontoni, nel loggiato di piazza Fanti e in Largo San Francesco, tra la chiesa e l’edificio scolastico del Polo Franchetti-Salviani.
“Questi strumenti tecnologici rappresentano una indiscutibile incisività come deterrente nei confronti dei malintenzionati e sono percepiti dalla collettività come fattori importanti di protezione e sicurezza, per cui continueremo a investire su questo versante”, affermano Secondi e Botteghi, con riferimento all’obiettivo di includere nella rete di monitoraggio comunale società rionali, pro loco e associazioni che decidessero di installare impianti di videosorveglianza e telecamere agli svincoli della superstrada E45, nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno.