L’istituto “Sansi Leonardi Volta” Liceo Artistico sezione carceraria e la Casa di Reclusione di Spoleto presentano per le feste natalizie, ogni sera, un allestimento realizzato da tutta la comunità penitenziaria.
Il complesso di edifici di Maiano rappresenta una delle più recenti espressioni dell’architettura moderna nel territorio spoletano ed umbro ed una delle realtà di lavoro piu’ solide, con profonde relazioni economico sociali e culturali con il territorio.
La Casa di Reclusione di Spoleto ospita attualmente oltre 500 detenuti con un organico tra polizia civili insegnanti educatori di oltre 500 persone.
Progettista della raccolta cittadella detentiva di Maiano è stato l’Arch. Sergio Lenci.
Il complesso di Maiano, realizzato a ridosso del costruito libero, in un’area periferica di recente espansione, nei pressi del torrente Marroggia, viene impostato sul raccordo tra l’antica Flaminia e la Tuderte.
La Casa di Reclusione di Spoleto, progettata più di 35 anni fa, si distingue per la qualità architettonica e per la collocazione da quelle più recenti di Terni, Perugia e di molte altre città, si impone con notevole impatto ambientale sul parco del Marroggia ed il fitto bosco di pioppi diventando l’ “altra” Rocca quella della piana spoletana, la più importante emergenza architettonica moderna, del territorio, in muto e storico dialogo con la Rocca Albornoziana ed i paesaggi naturali e costruiti.
La trapezoidale palazzina uffici è una sorta di antimurale/porta dell’area detentiva, il complesso di strutture di servizio che si sviluppano lungo l’intra moenia, concludono nella caserma della polizia penitenziaria: una torre di 13 piani, sempre illuminata, riferimento percettivo per chi vive o attraversa il territorio spoletano, di giorno e di notte, 40 metri di altezza che emergono dal lago di nebbie autunnali e primaverili proprie di Maiano.
Negli anni, nel periodo natalizio, veniva accesa una grande stella cometa all’ultimo piano della torre, che sembrava indicarci che a Natale non dovremmo dimenticarci di chi è ristretto in quel luogo: in questo Natale 2014 la stella è esplosa in un grande allestimento realizzato dall’intera comunità penitenziaria sotto la guida artistica dei docenti di progettazione scenica del Liceo artistico sezione Carceraria: Giuliana Bertuccioli e Giorgio Flamini.
Nello specifico, si è realizzato un presepe dalle grandi dimensioni 10 mt x 4 mt x 7 mt. , dal titolo Ri-nascita, diretto dalla prof.ssa Bertuccioli; l’installazione riprende il dipinto “Il Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo, i cui personaggi, ripresi nelle posture, disposizione spaziale, vestiario e sembianze generali, sono qui incarnati da detenuti, docenti della sezione CdR, dalla polizia penitenziaria, ovvero da tutti i Soggetti che ruotano intorno alla realtà carceraria. Al valore simbolico di questo primo spostamento (Quarto Stato-realtà carceraria), se ne aggiunge un altro, poiché la coppia (di uomo e donna con bambino) che guidava il Quarto Stato di Volpedo assume “anche” le forme della Natività, con un San Giuseppe (detenuto) nero, una Madonna (docente di CdR) bianca, un bambino.
Questa metamorfosi della coppia impone un cambio di prospettiva alla folla retrostante, che trasforma il Quarto Stato nella rappresentanza di tutta la comunità penitenziaria – tutti i docenti del Liceo Artistico, il dirigente scolastico, gli allievi detenuti, la polizia penitenziaria, in un maestoso corteo che incede a seguito della Sacra Famiglia.
A lato del corteo, realizzato in scala più grande del vero, con personaggi alti dai 2,00 metri ai 3,00 metri, un relitto di barca, realizzato dalla Prof.sa Bertuccioli e dagli Allievi della sezione Scenografia, con una vela ormai stracciata, su cui campeggia il titulus “Ri-nascita”, ricorda che la folla e la coppia non sono distanti dai fenomeni immigratori che segnano la nostra contemporaneità,
Al di sopra dell’installazione scenografica, ma in stretto dialogo con essa, si colloca, sulla torre, l’installazione multimediale diretta dal Prof. Giorgio Flamini: luci in movimento che con un gioco di specchi si rifrangono sulla torre, mentre i vuoti delle finestre della caserma/torre si colorano in multicolor. I quaranta metri della torre sono attraversati da gigantesche scritte in latino di sapore liturgico natalizio e da immagini iconografiche delle natività storiche spoletane: l’allestimento, “Gloria in excelsis deo”, sarà godibile anche a distanza, per tutte le feste natalizie, fino al 6 di gennaio; la proiezione di scritte ed immagini muterà nel passaggio dei giorni di festa.
Questo grande lavoro corale riconferma l’ottimo rapporto di collaborazione instaurato tra l’Istituto Sansi Leonardi Volta e la Casa di Reclusione e si ringraziano tutte le figure che a diverso titolo lo hanno reso possibile: il Direttore Luca Sardella, , il Comandante – Commissario Marco Piersigilli, il Vicecomandante – Commissario Ciro Cuomo, gli Isp.Sup. Sost. Comm. Carlo Capitanio, Nicola Borrelli, l’Ispettore Capo Edoardo Cardinali, i sovrintendentI Guerrino Fioretti, Roberto Pallotta gli Assistenti Capo Gianluca Ciamarra, Alessandro Lauria, Salvatore Masala, Salvatore Messina, Massimo Moriconi, Lido Paoli, Emiliano Pollano, Renzo Proietti Costa, Morris Reali, il Dirigente professoressa Scolastico Roberta Galassi, il DSGA Gianni Mengoni e tutti i docenti del Liceo Artistico sez. Casa di Reclusione, Andrea Bisaccioni e tutti i detenuti allievi del Liceo Artistico sez.CDR.
Si ricorda che tutto l’allestimento è visibile dall’esterno del Carcere di Maiano, e che l’inaugurazione ufficiale dell’opera è prevista per il giorno 23 dicembre alle ore 17 30 circa alle presenza delle autorità la cittadinanza è invitata a partecipare.