E’ Gabriele Giottoli il nome che potrebbe consentire al sindaco Andrea Romizi di tirarsi fuori dagli appetiti dei partiti della coalizione di fronte alla poltrona lasciata libera a Palazzo dei Priori dall’assessore “smart” Michele Fioroni.
E un profilo “smart” è quello, appunto, di Michele Giottoli, 43enne manager di Fastweb, consulente dell’assessore Francesco Calabrese nel precedente esecutivo. Dopo il “no” del giornalista e autore Matteo Grandi, prima scelta di Romizi, il sindaco potrebbe trovare in un altro tecnico la via di uscita per non aprire un confronto all’interno della maggioranza, tra la Lega che reclama una più forte rappresentatività, Forza Italia ancora deluse per le scelte fatte a giugno e Fratelli d’Italia che vorrebbe occupare il posto di Fioroni da un altro esponente della propria area.
Da qui la soluzione suggerita a Romizi di “rifugiarsi” in un altro tecnico, Giottoli appunto. Un’opzione che il sindaco sta valutando, ma senza fretta. Avesse accettato Grandi, il rimpasto si sarebbe consumato in poco tempo, visto che il giornalista già a giugno era nella sua squadra ideale. Ma la quadra va trovata tenendo presenti anche le necessità politica, allora il passo va ponderato in ogni suo aspetto.
Anche perché il nome di Gabriele Giottoli non è l’unico in campo. Simile al suo profilo è Fabrizio Minelli, proveniente da Connesi. Ma il fatto che Perugia sia in corsa per l’investitura di Capitale verde d’Europa potrebbe consentire di ripescare anche l’ex vice sindaco, Urbano Barelli, anche se l’ipotesi appare remota alla luce del modesto risultato delle urne.
Peso dei partiti che potrebbe invece essere riequilibrato utilizzando le deleghe da assegnare ai consiglieri o di rimpastare tra gli assessore. La Lega preme per avere la delega alla Sicurezza, su cui chiede all’amministrazione un cambio di passo. Tra i consiglieri, sono pronti a dare una mano all’esecutivo su materie specifiche Alessio Fioroni in casa Lega, l’azzurro Giacomo Cagnoli, Federico Lupattelli (FdI) e Massimo Pici di Perugia Civica.