La candidatura di Giuliano Giubilei? Non è stata decisa dal Partito Democratico, né da altre formazioni illuminate. Il coordinamento di Articolo1-Mdp Perugia rivendica il proprio ruolo nel percorso che ha portato all’investitura del giornalista Rai quale candidato sindaco del centrosinistra.
“La figura di Giuliano Giubilei, stimato professionista, figura popolare e radicata nel territorio – afferma il coordinamento di Art. 1 Mdp – risponde certamente a quel profilo civico e super-partes tratteggiato e condiviso da tutte le forze politiche. Ci sia consentito a questo proposito – puntualizzano – riaffermare che non solo la candidatura di Giubilei non è riconducibile ad alcun partito, ma rappresenta un equilibrio virtuoso tra i soggetti al tavolo che hanno e avranno pari dignità e pari peso. In questo senso accogliamo positivamente l’atteggiamento del Pd, che dopo mesi passati a farsi del male ha deciso di mettersi all’ascolto e guardare fuori. E questa, aldilà delle strumentalizzazioni e nel rispetto delle posizioni di ognuno, è una buona notizia, che per il momento non trova riscontro anche a livello nazionale“.
Eppure, Giubilei non può ancora dirsi, formalmente, il candidato di tutto il centrosinistra: “Chiaramente – puntualizza Art 1 Mdp – sarà necessario effettuare una verifica per sottoporre al candidato quel programma fondamentale che i soggetti politici e civici stanno definendo, poiché sarà egli stesso a interpretarlo e realizzarlo. In tal senso riteniamo che dal punto di vista progettuale meriti più attenzione il contrasto all’esclusione sociale e alle crescenti diseguaglianze socioeconomiche, che sono acuite dalla regressione che a Perugia hanno subito welfare e servizi. Sarà opportuno elaborare assieme un piano straordinario per il lavoro e il rilancio dell’economia cittadina, che deve ripartire da una grande strategia di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio pubblico e privato. Inoltre dovremo mettere in campo degli strumenti che riducano la distanza tra territori e politica, che è cresciuta in questi anni a causa di un’amministrazione il cui sguardo non oltrepassa la cinta muraria: una sciagura per il centro storico, mentre i quartieri decentrati venivano abbandonati a loro stessi. A tal proposito crediamo che la formula dei consigli di quartiere possa rappresentare il migliore strumento per la reistituzionalizzazione della partecipazione popolare“.
Articolo1-MDP rivendica dunque il proprio ruolo, in termini di contenuti e di metodologia, nel percorso che sta portando ad una candidatura unitaria del centrosinistra (ma i partiti della sinistra estrema hanno già annunciato l’intenzione di provare la quarta via a Palazzo dei Priori) alle elezioni del maggio 2019.
“Un piccolo mattone“, è il punto a cui si è arrivati. “Ora – conclude il coordinamento di Articolo 1 Mdp – sarà fondamentale procedere con determinazione e coesione, mettendo nero su bianco la nostra visione per la Perugia del futuro che dovrà fronteggiare l’irrilevanza del pensiero del sindaco, alla mercé di una destra su posizioni sempre più estreme, distante dalla storia democratica perugina, dalla cultura laica alla dottrina sociale della chiesa cattolica“.
Radical chic a chi?
E proprio su Giuliano Giubilei, immortalato da Pasquale Punzi durante un momento di shopping in corso Vannucci con in mano una busta Luisa Spagnoli, si è innescato un curioso dibattito sulla sua presunta figura radical chic. Qualifica affibbiata al giornalista Rai anche da una rampolla di Luisa Spagnoli, Carla.
Un “simpatico dibattito”, come lo definisce lo stesso Gubilei, che ricorda alla “signora Carla Spagnoli” che sua madre ha lavorato per oltre quarant’anni, come semplice operaia, nella fabbrica che ancora porta il suo nome. “La nonna, credo, avrebbe avuto più rispetto. E forse anche qualche altro membro della sua famiglia”. Giubilei ricorda poi i sacrifici fatti da sua madre per farlo studiare. “Cosa che ad altri – aggiunge con una frecciatina non proprio velata – con ben altri mezzi non è riuscita“.
Una stoccatina che spinge Carla Spagnoli alla replica: “Dottor Giubilei – è uno dei passaggi più gustosi – le posso assicurare innanzitutto che i radical chic non hanno mai fatto parte del mio mondo né lo faranno mai, e chiunque mi conosca anche solo di nome credo possa confermarlo… Nell’associarmi ai «veri chic, più o meno radical ma con la puzza sotto il naso», Lei ha preso un grosso abbaglio Dottor Giubilei, e la mia storia credo ne sia la dimostrazione… Semmai Lei deve guardare dentro quel PD che lo rappresenta e in quel mondo di sinistra a Lei tanto caro“.
E nella gara a chi è meno “chic”, Carla Spagnoli ricorda due episodi in cui la sua vita e quella di Giuliano Giubilei si sono incrociate. “Il primo risale alla nostra giovinezza, quando io e lei giovanissimi frequentavamo le stesse lezioni private, ma la professoressa dovette separarci per le continue discussioni politiche tra di noi. L’altro episodio è di qualche anno fa, quando io e Lei ci siamo ritrovati una settimana a Cortina (!) insieme ad amici comuni“.
Troppo poco per definirsi “amici”.