“Se per poter inserire un fabbricato nelle alienazioni deve esistere la sussistenza del requisito della non strumentalità all’esercizio delle funzioni istituzionale dell’ente, come può una scuola essere venduta?”. La domanda se la pone il gruppo consigliare del Partito democratico all’indomani dell’approvazione da parte dell’assise cittadina del piano municipale delle alienazioni. Nell’elenco, tra i beni pubblici da poter destinare alla vendita, è inserita anche la scuola della frazione di Collevalenza. “Che – sostengono i democratici – a tutt’oggi è in piena attività, e anzi è una delle eccellenze del nostro Comune per quanto riguarda il livello formativo”.
“Qualcosa non torna”
Diverse sono gli elementi di perplessità sottolineati dal Pd durante la discussione in consiglio comunale e poi ribaditi in una nota stampa. Tra questi, spicca il fatto che dell’immobile viene fatta una stima piuttosto alta (680.000 euro) in ragione del fatto che l’edificio ha una destinazione residenziale-ricettiva. “A parere nostro c’è qualcosa che non torna – scrive il Pd – Su questo plesso scolastico, richiesto dall’amministrazione di centrosinistra, è stato approvato un contributo da parte della Regione di quasi 900.000 euro (per l’esattezza, 897.750 euro) dai fondi per il sisma 2016 per edifici scolastici. Se viene cambiata la destinazione d’ uso non si rischia di perdere il contributo?”.
La nuova scuola
La vendita del plesso di Collevalenza dovrebbe essere subordinata alla realizzazione di una nuova scuola, sempre a Collevalenza, inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, per un investimento complessivo di 2.030.000 di euro. “Nei disegni dell’amministrazione Ruggiano – dice il Pd – i lavori di costruzione verrebbero finanziati dagli 897.750 del contributo regionale, 680.000 dalla vendita della scuola (ammesso che venga venduta per questa stima) e il resto con l’accensione di un mutuo. Ci chiediamo se l’attuale plesso scolastico, invece di essere venduto, possa tornare utile alla comunità di Collevalenza (come successo in altre frazioni) per la conversione, ad esempio, in case popolari o strutture socialmente utili. Serie perplessità ci sono anche riguardo al sito che l’amministrazione avrebbe individuato per la costruzione di una nuova scuola”, che lo studio di fattibilità ha ipotizzato nei terreni della “contea”, nel centro storico della frazione. “In consiglio comunale sulla questione del piano delle alienazioni, noi del Partito democratico e tutta l’opposizione – si chiude la nota – continuiamo ad avere delle serie perplessità che la maggioranza ha però liquidato con presuntuosa arroganza”.