Trionfa lo sloveno Matej Mohoric. E’ lui a tagliare per primo il traguardo di Gualdo Tadino, dopo i 244 km della 10^ tappa del Giro d’Italia (la più lunga di questa 101^ edizione), partita da Penne (Pescara) e conclusasi nella città della ceramica.
Gualdo Tadino, per la prima volta nella sua storia, ha accolto la carovana rosa in una giornata tanto piovosa quanto emozionante, nel nome di Adolfo Leoni (a cui è stata dedicata la giornata), ex ciclista gualdese tra gli anni ’30 e ’50, vincitore di 17 tappe del Giro e una del Tour de France.

La volata Mohoric-Benz
La 10^ tappa (appenninica e molto mossa, adatta alle fughe da lontano) è iniziata ben oltre le 11. Il serpentone di ciclisti, che ha attraversato ben 6 provincie e 3 regioni, è passato anche a Rigopiano, nel Comune di Farindola, dove il 18 gennaio 2017 una slavina travolse un hotel, causando 29 vittime. Una prima salita, all’altezza della località abruzzese, ha visto l’inizio della fine per il colombiano Chaves, secondo nella generale a 32” dalla maglia rosa Yates (Gb), scivolato addirittura fuori classifica.
La città umbra, coloratasi di rosa, su strade, balconi, giardini e case ormai da mesi, questa mattina, in attesa dell’arrivo dei ciclisti, ha ospitato stand con gli sponsor del Comitato di Tappa in centro storico, con musei e negozi aperti. Dalle 14 hanno avuto luogo la pedalata dei bambini, la sfilata delle Bici d’epoca e l’esibizione della Banda Musicale cittadina. Verso le 16 il pubblico ha poi riempito la zona del traguardo, esternando tutto il proprio entusiasmo al sopraggiungere del gruppo (che ha tenuto una velocità media tra i 39 e i 41 km/h).
Come detto, il più veloce nella volata finale a due è stato Mohoric (Barhain Merida), che ha concluso in 6h 4′ 52”, bruciando il tedesco Nico Benz. Simon Yates resta in maglia rosa e conquista anche 3” di abbuono ad un traguardo volante.
Domani (mercoledì 16 maggio) il Giro ripartirà da Santa Maria degli Angeli (Pg), per l’11^ tappa che condurrà fino ad Osimo.