Da più di quarant'anni presente nel mondo internazionale dell'arte, il maestro Tino Stefanoni( nella photogallery) è l'artista che firmerà il Palio della Giostra della Quintana di Foligno che sarà assegnato, il prossimo 14 giugno, al vincitore della Sfida cavalleresca al “Campo de li Giochi”. Nato a Lecco nel 1937, Stefanoni ha studiato al Liceo Artistico Beato Angelico e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Il suo lavoro, pur non appartenendo in senso stretto a quello dell'arte concettuale, di fatto si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca. L'individuazione dell'artista, che ha accettato con entusiasmo, è avvenuta da parte dell'apposita commissione composta dal presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli( nella photogallery); dal critico d'arte avvocato Italo Tomassoni, dal vice presidente Marco Mariani e dal presidente della Commissione Artistica, Stefano Trabalza. Il maestro Stefanoni è stato tra l'altro l'autore del drappellone per il Palio dell'Assunta a Siena nel 2006.
“Davanti a un paesaggio di Tino Stefanoni – sottolinea l'avvocato Tomassoni – ci si interroga su ciò che sta dietro o che avverrà dopo quell'immagine. Mentre le ‘Piazze d'Italia' di De Chirico proiettano le loro ombre lunghe su ciò che è stato, cioè sul tempo della storia; un paesaggio di Stefanoni resta sospeso sul quadrante fermo dell'evento che non è ancora accaduto. Utilizzando le potenzialità concettuali della pittura, Tino Stefanoni ha invertito il percorso della comune percezione dell'immagine. Partito da un'iconografia pop, massificata e volutamente spersonalizzata, non si è lasciato trascinare dal flusso sociologico dell'oggetto trovato e dello spazio spazzatura ma ha connotato il linguaggio congelando la figura e concentrando a tal punto la banalità del messaggio (la segnaletica stradale, le confezioni da supermercato) da trasformarla in indizio metafisico dell'inconscio collettivo. Così, sollevate e sospese, le sue icone sono passate dal piano di testimonianza del già fatto e del quotidiano, a quello della affabulazione simbolica, lungo uno scarto che sposta il racconto dal vissuto al sognato, dal conforme al distonico, su un fondo trasalito e non pacificato di tensione e sospensione. All'orizzonte di un'epifania smaltata da Arcadia moderna, l'enigma dell'ora e il mistero dell'inatteso battono i loro colpi”.
C'è grande attesa per il completamento del Palio della Quintana che, come di consueto, verrà presentato ufficialmente a Palazzo Candiotti nel corso di una serata di gala.