La scomparsa di Barbara Corvi resta un 'giallo'. Archiviate le indagini sull'ex marito Roberto Lo Giudice. Il Gip "Solo forti sospetti"
Il caso Barbara Corvi, la donna di Montecampano di Amelia scomparsa il 27 ottobre 2009, è destinato a rimanere un ‘giallo irrisolto’: il gip di Terni Barbara Di Giovannantonio, infatti, ha respinto l’istanza degli avvocati difensori della famiglia Corvi, con la quale si chiedeva il proseguimento delle indagini, accogliendo invece la richiesta di archiviazione del Procuratore Capo, Alberto Liguori.
I legali della famiglia Corvi, Giulio Vasaturo ed Enza Rando, in seguito alla testimonianza di un ex collaboratore di giustizia (che aveva rivelato che Barbara Corvi sarebbe stato rapita il giorno della sua scomparsa, trasferita in Aspromonte, uccisa e poi sepolta in un bosco) si erano opposti all’istanza di archiviazione della Procura di Terni, ma la testimonianza è stata ritenuta ‘inattendibile’. I due fascicoli a carico di Roberto Lo Giudice (52enne ex marito della Corvi, che era stato accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere) sono stati dunque archiviati.
Giallo Barbara Corvi, Gip “Forti sospetti su Lo Giudice, ma non sufficienti elementi indiziari”
Come riporta “Il Messaggero” in un articolo a firma di Nicoletta Gigli, il gip ha confermato la permanenza di “forti sospetti” nei confronti di Lo Giudice, “che però non assurgono a sufficienti e concordi elementi indiziari”. Nel mese di maggio 2021, il Procuratore Capo, Alberto Liguori, aveva ottenuto gli arresti per Roberto Lo Giudice, provvedimento ribaltato dal Tribunale del Riesame e, infine, in Cassazione.