L’avvocato del Foro di Perugia Valter Biscotti ha chiesto al Tribunale per i reati ministeriali di Roma l’acquisizione di tutti i verbali del Consiglio dei ministri, dal 1° gennaio 2020 ad oggi, relativi alla materia del Covid 19.
Una richiesta fatta subito dopo la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del premier Giuseppe Conte e di sei ministri: Alfonso Bonafede, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri, Lorenzo Guerini, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza. Un atto dovuto, dopo le oltre duecento denunce di cittadini e associazioni dei consumatori per la gestione dell’emergenza Coronavirus. Tanto che gli stessi pm romani Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, dopo aver esaminato le denunce contro Conte e i suoi ministri, le definiscono “infondate e quindi da archiviare“.
Comparare i verbali del Cts con quelli del Consiglio dei ministri
Ma proprio alla luce della richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Roma, per l’avvocato Biscotti il Collegio può svolgere ulteriori attività di indagine, come spiega all’Ansa. Da qui la richiesta di acquisire tutti i verbali. Anche quelli del Comitato tecnico scientifico, ritenendo che i cinque già divulgati siano solo una minima parte.
Per Biscotti, dalla comparazione tra i verbali del Cts e quelli del Consiglio dei ministri possono emergere eventuali condotte penalmente rilevanti da parte del presidente Conte e dei suoi ministri nella gestione dell’emergenza Coronavirus.
Conte: “Mi assumo la responsabilità politica”
“Pronti a collaborare con i giudici” la nota di Palazzo Chigi. Con il premier Conte che ha difeso l’operatore del Governo e la scelta del lockdown. E che su Facebook ha commentato: “Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis ‘politica’, delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunità nazionale“.