Rivoluzione in arrivo per i centri sociali di Terni, o perlomeno per quelle strutture di proprietà del Comune concesse ad uso sociale. Il punto della situazione è stato fatto ieri in seconda commissione consiliare, dove si sta discutendo il regolamento sulle concessioni degli immobili ad uso sociale, alla presenza dell’assessore al Welfar Marco Celestino Cecconi.
“Nella precedente Amministrazione – ha osservato – Cecconi – c’è stata una assegnazione diretta degli immobili comunali ai centri sociali. Ad oggi l’intenzione di questa giunta è quella di rimettere a posto le cose e sanare le situazioni ambigue attraverso la realizzazione di avvisi pubblici che si ispirino a criteri chiari e trasparenti”.
“Vogliamo dare seguito – ha proseguito l’assessore – ad assegnazioni che seguano la via concorsuale. Ad oggi ci sono alcuni centri ancora non accatastati, altri che hanno impianti non a norma e si sono sviluppati in modo arbitrario. Altri centri non pagano da anni il dovuto per le utenze. Alcune sedi sono organizzate molto bene e a queste va riconosciuto anche il merito di aver portato un valore aggiunto nel territorio. Purtroppo, altre sedi sono invece fatiscenti e hanno messo in campo interventi favorevoli alla socialità solo in parte. L’Amministrazione ha elencato dei criteri di assegnazione per rendere questi centri più competitivi e per fare degli stessi anche luoghi di aggregazione generazionale. La quantità di attività svolte fino ad oggi è di meritevole pregio, ma ci sono anche realtà che non hanno lavorato con lo stesso animo. C’è poi la questione delle utenze. Il soggetto vincitore, una volta vinta la gara, dovrà intestarsi le utenze a proprio nome. Chi non dovesse provvedere e non dovesse rispettare la norma, sarà costretto a lasciare i locali. Il pagamento dell’affitto potrà, invece, subire degli sconti notevoli, fino a usufruire gratuitamente del locale, qualora presentasse un programma di attività a prevalenza sociale. Questa è una materia articolata e complessa e gli uffici dei Servizi Sociali hanno lavorato non solo per trovare, per ogni centro, la relativa documentazione, ma anche per predisporre il bando di assegnazione che sarà disponibile tra circa 20 giorni. I centri avranno, quindi, il tempo necessario per mettersi in regola. Ci sarà anche una commissione giudicatrice e si effettueranno dei controlli sui progetti presentati”.
Molto soddisfatto il consigliere Francesco Filipponi (Pd) che aveva richiesto l’audizione, del lavoro svolto fino ad adesso all’insegna della correttezza. Ha condiviso anche il fatto che le utenze ricadano sui concessionari e la visione secondo cui gli affitti possono essere scontati se l’attività del centro sia a prevalenza sociale.
“Anche io condivido l’orientamento dell’assessore – ha commentato il consigliere Sergio Armillei (Lega) – vorrei sapere però se per le associazioni che presentano un programma di alto livello ci sarà una commissione che deciderà in merito ai parametri di sconto e vorrei capire se le nuove associazioni potranno essere inserite nella graduatoria”. “Mi congratulo con l’assessore e con la giunta – ha aggiunto il consigliere Paolo Cicchini (Lega) – per l’aspetto di regolarità a cui si sono ispirati. Abbiamo bisogno di strutture di pregio, ad esempio potrebbe essere sfruttata la Foresteria. Prima di concedere e dare in affitto bisognerebbe fare attente valutazioni relativamente alla sede e alle finalità”.
“Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro che regolarizza l’assegnazione diretta – ha dichiarato Michele Rossi (Terni Civica) – mi interessa capire se il bando riguarderà solo i centri sociali o anche la Siviera”.
“Ringrazio tutti i consiglieri – ha concluso l’assessore Marco Celestino Cecconi – che hanno colto lo sforzo fatto per riorganizzare queste situazioni relative a una materia articolata e complessa. Rispondo alle domande che mi sono state poste sottolineando che le nuove associazioni potranno concorrere solo se iscritte all’albo regionale. Il bando riguarderà i centri sociali per gli anziani ma il modello del bando dovrebbe essere adattato anche per i centri giovanili e per le altre associazioni mano a mano che i contratti andranno a scadenza”.