Rientrati i 40 milioni di euro da Catania e Messina, la Gesenu può tirare un sospiro di sollievo e andare avanti con il piano industriale per il prossimo anno: dai vertici, riuniti oggi di fronte ai giornalisti in conferenza stampa, rassicurano come, nonostante i tempi difficili degli ultimi sette anni, a soffrire non è stato il personale. A dirlo, l’amministratore delegato di Gesenu, Luca Gentile, e il presidente Luca Marconi. Tutte questioni che avevano scatenato qualche mese alcuni problemi con sindacati e lavoratori, e che avevano fatto alzare lo scontro fino ad arrivare allo sciopero. L'”allarme” era poi rientrato, e oggi Gesenu è pronta a gestire il denaro tornato nelle sue casse per migliorare quanto già esiste, forte di un bilancio più solido.
La situazione creditizia di Gesenu dunque migliora: la partecipata perugina deve avere ancora 13 milioni di euro indietro dai suoi debitori, ma è previsto un piano di rientro nel giro di poco tempo. Esiste tuttavia un’evasione nel pagamento della bolletta dei rifiuti a Perugia, che totalizza una perdita per le casse della partecipata di 3,3 milioni di euro. Così, il piano industriale può essere lanciato e la posizione economio-finanziaria rivista per proseguire verso uno sviluppo programmato. Novità dunque per quanto riguarda gli impianti di compostaggio (come ad esempio a Pietramelina e Ponte Rio) e in generale dei macchinari per lo smaltimento: tutti lavori per i quali verranno spesi circa venti milioni di euro. Novità anche per quanto riguarda il sistema di raccolta dei rifiuti in centro storico a Perugia: la nuova versione della raccolta porta a porta partirà a gennaio. La sede degli uffici della Tia cambierà: la sede infatti si sposterà in via del Macello, da Santa Lucia a Fontivegge.
Novità dunque da gennaio: si proverà a raggiungere il 75% per le utenze che utilizzano la raccolta differenziata per lo smaltimento dei propri rifiuti (ad oggi il dato si attesta al 63). Nell’organizzazione dello smaltimento, il metallo non andrà più insieme alla plastica, e solo i sacchetti gialli saranno gratuiti, disponibili nei distributori della Rocca Paolina e di Palazzo Grossi. Ogni casa avrà poi i propri secchi per carta, vetro e secco, plastica e umido: dunque non più solo tre sacchetti, ma ben cinque. Posti all’esterno della porta delle abitazioni, saranno poi ritirati attraverso una forma di “check-in” che l’operatore di Gesenu effettuerà grazie al sistema Radio frequency identification, che sarà utile a censire e controllare il conferimento dei rifiuti stessi a livello comunale e per muovere i primi passi verso la tariffazione puntuale. Le utenze non domestiche sarannodotatedei bidonida 120 litri.
Gesenu guarda poi all’internazionalizzazione: è infatti in corso con l’Egitto un arbitrato internazionale con la garanzia della presenza della Banca Mondiale. Uno slancio verso l’estero che darà alla partecipata una maggiore possibilità di investimento.
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