Luca Biribanti
Non è certo un posto d'onore quello occupato da Terni nella classifica delle città italiane dove si verificano il maggior numero di avvelenamenti di gatti nei condomini. Stando ai dati diffusi dall'Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), Terni risulterebbe al 4° posto, dopo Brindisi, Bologna e Roma per numero di denunce di avvelenamenti all'interno degli spazi condominali. I dati relativi al 2011 sono abbastanza inquietanti: 1250 cani e 2000 gatti sono stati avvelenati e di questi sono morti in 1750. Molti degli avvelenamenti sono accidentali, dovuti alle trappole per topi volte a derattizzare le aree a rischio invasione roditori che spesso, come denunciato dall'Aida, vengono utilizzate in modo inappropriato e soprattutto in luoghi inadatti, potenzialmente pericolosi anche per i bambini. Il dato che impressiona è quel 30% di casi in cui invece l'avvelenamento è voluto e praticato nella maggior parte dei casi con bocconcini avvelenati sparsi per le aree condominali, a volte per eliminare colonie di gatti randagi, altre semplicemente per non essere disturbati dal cane del vicino. Un altro dato su cui riflettere; dal 2010 i casi di avvelenamento in condominio sono in aumento del 7%.
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Gatti avvelenati nei condomini, Terni al 4° posto in Italia. 'Primato' a Brindisi
Lun, 07/11/2011 - 09:26