Gabelletta Ovest, Campitello l’area vicino la stazione di Terni e Maratta sud: sono queste le aree classificate come idonee per la costruzione del nuovo ospedale di Terni. Al vaglio anche la possibilità di ristrutturare il vecchio ospedale “Santa Maria” a Colle Obito. Ing. Binini: “Ristrutturare il vecchio sarebbero soldi buttati”.
La presentazione della discordia
Si è tenuta nella mattinata di sabato 20 dicembre presso l’Arpa di Terni, la presentazione dello studio, visionato dalla giunta, delle aree idonee per la localizzazione del nuovo ospedale di Terni. Presenti la presidente della Regione Stefania Proietti, gli assessori regionali De Luca e De Rebotti, il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari e i rappresentanti di Binini Partners, studio ingegneristico di Reggio Emilia che ha elaborato lo studio. La presentazione è stata oggetto di forti critiche da parte dei consiglieri comunali e del sindaco Bandecchi, che è stato informato a cose già fatte.




Metodo di studio
“La presentazione davanti a media e cittadini per dire che siamo rientrati nei tempi che abbiamo inserito nelle nostre linee programmatiche”, così esordisce la presidente della Regione Proietti. Il metodo studio dello studio ingegneristico Binini di Reggio Emilia, che progetta ospedali da diverso tempo, ha preso in esame più fattori: l’analisi territoriale, il riepilogo delle infrastrutture del territorio intorno all’area in cui nascerà il nuovo ospedale (servizi, vivibilità…), se è vicino alla cittadinanza ed è facilmente raggiungibile, l’analisi dei livelli di rumore e l’aspetto geologico del terreno (territori esondabili).
Come si presenterà il nuovo ospedale
L’attuale ospedale Santa Maria ha 600 posti letto per 135 mq a posto letto, 800 posti auto e 80mila mq di area. Il nuovo avrà sempre 600 posti letto, ma sarà pensato anche per luoghi dedicati alla ricerca e alla formazione professionale. Ci saranno 200 mq per posti letto per un’area complessiva di 110-120mila mq di superficie utile calpestabile. 2 posti auto per paziente e 1200 posti auto complessivi da collocare in strutture sotterranee. “L’ospedale deve essere motore di sviluppo culturale e sociale”, ha ribadito l’ing. Binini.
Aree identificate per il nuovo ospedale
Si tratta di quattro nuove localizzazioni più Colle Obito, l’attuale posizione del Santa Maria, in caso di ristrutturazione del vecchio ospedale. La prima area si trova a Gabelletta Ovest, vicino allo svincolo per San Gemini di fianco alla E45. L’appezzamento di terreno misura 13 ettari, l’ospedale avrebbe un corpo di 120mila mq e sarebbe ben collegato alla viabilità. “Ha una posizione paesaggistica molto bella che non fa male per la riabilitazione dei pazienti”, aggiunge Binini. La seconda area è a Campitello, una zona pianeggiante più vicina alla città, un’area verde. L’ospedale avrebbe una posizione più orizzontale, basso, con gallerie di collegamento e parcheggi a raso. La terza area è quella antistante la stazione di Terni: il ponte della passerella pedonale “ha valenza urbanistica straordinaria” e aiuterebbe la mobilità dei cittadini. E’ un’area collegata a Roma e un ospedale che si può integrare con la città. La difficoltà di quest’area è che è pendente e ha dei problema idrogeologici. È un’area schermata dall’inceneritore e dalle “parti meno nobili della città”, come ha detto Binini. L’ultima area è Maratta Sud in un’area di 13 ettari vicino al tubificio di Terni dove oggi c’è un campo fotovoltaico.
Ristrutturazione Colle Obito
L’altra eventualità è la ristrutturazione del vecchio ospedale Santa Maria a Colle Obito. Le difficoltà rilevate dalla studio ingegneristico sono di natura fisica, è su un colle e ci si arriva in salita. “Ha una bella vista di Terni ma ha di fianco l’acciaieria e la qualità dell’aria non è uno spettacolo”. La soluzione di ampliare il vecchio ospedale ristrutturandolo non trova il favore dell’ingegnere. “Secondo me gli ospedali vanno fatti nuovi se ristrutturate l’ospedale vecchio spenderete gli stessi soldi di un ospedale nuovo ma poi dopo 7 anni ne avrete sempre uno vecchio. Per non parlare dei cantieri che saranno presenti all’interno dei reparti“, chiude Binini. La ristrutturazione impiegherebbe tra i 7 e i 9 anni di lavori. “Abbiamo fatto la stessa cosa a Firenze e i cantieri sono durati dal ’98 al 2018. È stato ristrutturato su se stesso ma abbiamo avuto 20 anni di cantieri. Se avessero scelto un’area in 5-6 anni si faceva l’ospedale, sempre se arrivano i finanziamenti. Perché per fare un’ospedale ci vogliono 2-3 anni di finanziamento, programmazione, progettazione e appalto e in 4 anni si fa. In 7 anni complessivi avrete un nuovo ospedale” sottolinea il responsabile dello studio Binini.
I finanziamenti pubblici
Il costo complessivo ammonta a 550 milioni con 200 milioni da reperire a fondo perduto con il pubblico. Le fonti di finanziamento pubblico sarebbero i fondi Inail, il fondo ex articolo 20 e Cassa depositi e prestiti. La Proietti ha ricordato come da decreto cup “prima di noi (la precedente giunta) ha chiesto nel novembre 2024 128 milioni di fondi Inail e un’altra prenotazione risale al 2022 con altri 100 milioni. In totale sono 280 milioni già richiesti“. Di ospedale nuovo se ne parlava già da molto tempo a Terni. Per reperire questi fondi sarebbe servito il progetto di fattibilità tecnico-economica entro la fine di quest’anno. La giunta Proietti ha chiesto una proroga al 30 giugno 2027. Per l’ex articolo 20 sono invece confermati i 73 milioni già ottenuti ma occorre aumentare la cifra. “Servirà un lavoro collegiale per ottenere l’attenzione del governo sull’interesse che Terni può avere come polo sovraregionale. Se viene visto come strategico abbiamo un percorso da fare“, ribadisce la Proietti, come a dire se serve anche al Lazio bene, ma se viene fatto per il bene della cittadinanza umbra non si sa se verrà considerato strategico. Cdp ha un fondo per le progettazioni dai 23 milioni in su.