La cittadina intera si è stretta intorno al dolore dei famigliari e degli amici di Filippo Sini, il 39enne ternano che la scorsa domenica aveva perso la vita nel terribile incidente dell'elicottero ultraleggero Robinson, precipitato in zona San Liberato dopo aver reciso dei cavi elettrici. Davanti a tutti, nella cattedrale di Narni, i contradaioli di Mezule, terziere di cui Filippo era tamburino, che hanno pianto l'amico e reso omaggio al suo spirito di appartenenza al 'gruppo' posizionando sul suo tamburo una rosa rossa, decorata con un fiocco bianco e uno nero. All'arrivo del feretro il tamburo era poggiato in terra e ai 2 lati i tamburini schierati in formazione. La cerimonia funebre è stata aperta dal suono dei tibicini, accompagnati dai gonfaloni dei terzieri muniti di fiocco nero. All'interno della cattedrale narnese si è respirato un clima di grande commozione che ha trovato l'apice con le parole di Capotosti, segretario dell'Ente Corsa e dello zio di Filippo, Marco De Arcangelis, che ha restituito l'immagine di un uomo dall'alto profilo morale e umano.
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