“Ottima la qualità dell’olio extravergine d’oliva umbro 2011, che si sta producendo in questi giorni nei frantoi cooperativi sparsi nella nostra regione, ma purtroppo minore – rispetto al 2010 – la quantità della campagna in corso che in alcune aree vedrà una contrazione anche del 20% di olive conferite e di olio prodotto”. Ad affermarlo sono Tommaso Petroni e Lorenzo Mariani, rispettivamente Presidente e Direttore regionale di Fedagri-Confcooperative, organizzazione che associa 10 frantoi nei quali portano a frangere le proprie olive circa 1.500 soci ubicati in tutte le sotto-zone di produzione dell’olio extravergine DOP dell’Umbria.
“Sono dati questi – proseguono i massimi esponenti di Fedagri – sui quali invitiamo i consumatori a prestare attenzione, in quanto è proprio nella fase di avvio della campagna olearia che si registrano pericolosi imbrogli che trovano concretezza in etichette o campagne promozionali poco trasparenti o quanto meno atte a creare equivoci sul consumatore di turno”.
“Su questo aspetto i recenti provvedimenti comunitari e nazionali sulla trasparenza dell’etichettatura hanno portato maggiore sicurezza circa la provenienza dell’olio, ma è bene chiarirlo subito – spiega Petroni – che l’Olio Dop Umbro molto difficilmente potrà essere trovato negli scaffali a meno di 7/8 euro a bottiglia: al di sotto di tale cifra è bene tenere alte le antenne. Il consiglio che possiamo dare è sicuramente quello di cogliere l’occasione per acquistare direttamente l’olio dal produttore e in maniera particolare presso i frantoi cooperativi che frangono esclusivamente olive di soci umbri e che quindi producono olio di assoluta eccellenza e di sicura provenienza regionale”.
Quella di acquistare direttamente l’olio presso i frantoi oltre che costituire una garanzia circa la provenienza del prodotto è anche un’occasione per il consumatore per entrare direttamente in contatto con i “frantoi ani” che sono in grado di offrire ai consumatori percorsi sensoriali, degustativi e chiarimenti sulle caratteristiche varietali. A questi importanti aspetti si aggiunge la possibilità di vedere in questi giorni in azione direttamente le macchine in produzione.
Insomma, il prezzo, la provenienza e l’identità del prodotto, l’altalena quantitativa da annata a annata, la frammentazione dei produttori, sono i fattori che hanno reso difficile l’affermazione dell’olio extravergine e dop umbro sui mercati regionali e nazionali: “Su questi aspetti è opportuno lavorare per costruire un progetto di valorizzazione – riprende Mariani – che non trascuri l’educazione dei consumatori e/o dei ristoratori umbri che, non dimentichiamolo, devono essere i primi divulgatori delle ricchezze agroalimentari della nostra regione, ma che spesso si dimenticano di questa loro importante missione”.
Fedagri Umbria invita dunque gli umbri e non solo a degustare e comperare “olio umbro dop” direttamente presso i frantoi cooperativi sparsi qua e là per la regione: da Arrone a Guardea, da Montecchio a San Venanzo, da Pozzuolo Umbro a Lugnano in Teverina, da Viceno a Spoleto a Trevi, tutti frantoi facilmente rintracciabili nelle diverse località.
Frantoi al lavoro, qualità dell'olio nuovo ottima ma produzione in calo del 20%
Lun, 31/10/2011 - 15:23