Alla fine anche Andrea Fora, che in mattinata aveva ironizzato sull’assenza di notizie, di fronte al no dell’ennesima potenziale candidata alternativa per le regionali, ha sbottato: ora mi prendo io una pausa,perché così non va.
Il posto dell’ex presidente di Confcooperative è chiaro: “Anche Di Maolo rifiuta la candidatura. A questo punto è chiaro che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto”. Il riferimento è ovviamente alla difficile alleanza tra Pd e M5s che ha rimesso in discussione il cammino intrapreso da settimane.
Francesca Di Maolo rifiuta la candidatura
E allora adesso è Fora a chiedere un chiarimento: “Mi prendo qualche ora di riflettere, domattina dirò la mia”.
Anche perché qualche ora prima che si spargesse la notizia del rifiuto di Francesca Di Maolo, la sindaca di Assisi Stefania Proietti, che era stata “candidata” da Luigi Di Maio, aveva fatto un passo indietro: “Resto a fare il sindaco di Assisi”. Spingendo però perché si arrivasse ad un’ampia coalizione.
L’accordo tra Pd e M5s non è naufragato, perché da Roma lo vogliono, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ma la strada si complica, anche perché il tempo risicato non gioca a favore.
Modena all’attacco
E dalle opposizioni, la senatrice di Forza Italia Fiammetta Modena attacca l’alleanza giallorossa che stenta a trovare la quadra: “L’elenco dei NO incassato dallo pseudo progetto giallo rossa testimonia come non esiste una ‘società civica’ e una ‘società partitica’. Esistono i partiti, i movimenti con la loro classe dirigente che devono coltivare per far crescere amministratori e persone che vogliono impegnarsi in politica. Pensare che dal nulla presunti civici vogliano esporsi in prima linea per guidare una regione è una idea sbagliata. Sopratutto quando vuole essere solo una foglia di fico di due forze politiche che hanno paura di mettersi in gioco per quello che sono e cercano di nascondersi dietro il ‘volto pulito’ di turno. Non funziona”.
Un pensiero, soprattutto di fronte alle pretese di Di Maio di una “Giunta senza politici”, che non è dissimile dalle valutazioni fatte da diversi esponenti del Pd sabato mattina nell’assemblea convocata dal commissario Walter Verini.
“Se Di Maio e Zingaretti pensano di scodellare all’Umbria lo stesso ‘accrocchio’ fatto a livello nazionale – prosegue Modena – abbiamo almeno il coraggio di metterci la faccia. Forza Italia sa quanto è difficile costruire e investire sulle persone perchè amministrino bene città e regioni. In Umbria può vantare ottimi sindaci, da Andrea Romizi a Antonino Ruggiano, da Nico Alemanno, da Lamberto Marcantonini. Il capogruppo in regione, Roberto Morroni, è preparato e competente ed ha già amministrato una città. Noi non abbiamo paura di mostrarci per quello che siamo. Una forza politica che non urla, ma fa le cose con dedizione e competenza”. E qui c’è un messaggio rivolto anche agli alleati di centrodestra.