Una mozione della maggioranza in Consiglio comunale per chiedere il rilancio delle Terme di Fontecchio. Il documento congiunto è stato presentato oggi e porta le firme di tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico, Partito Socialista e gruppo consiliare “La Sinistra”.
“Alla luce della crescente importanza del settore termale, delle innovazioni apportate al quadro legislativo nazionale dalla legge di riordino del settore – si legge nella mozione – il Consiglio comunale impegna la Giunta e il Sindaco, ad intraprendere tutte le iniziative finalizzate ad affermare una riorganizzazione strategica, produttiva e funzionale di tutte le competenze in materia di turismo-termale, coinvolgendo, per il raggiungimento di tale obiettivo, i responsabili regionali del settore, favorire un impegno per sostenere la validità scientifica del termalismo e l’elevazione degli standard qualitativi della struttura, promuovendo l’approccio alle terapie praticate”.
Occorre propugnare il potenziamento e lo sviluppo delle stazione termale esistente favorendo la sua qualificazione a livello regionale e nazionale, appoggiando in particolare le iniziative promosse dalle APT d’ambito o Agenzia Turistica Regionale
La mozione impegna sindaco e giunta anche ad avviare, sulla base delle previsioni contenute nella legge nazionale, un marchio di qualità per le Terme di Fontecchio, favorendo nel contempo la loro certificazione di sistema qualità, promuovere collaborazioni tra le strutture ricettive, incentivando forme di cooperazione e favorendo anche la costituzione di un consorzio legato all’offerta termale locale e sviluppare nuove sinergie tra tutti i soggetti coinvolti nel rilancio della struttura e del turismo da essa indotto. Una sorta di nuovo patto programmatico tra soggetti pubblici come il Comune di Città di Castello, l’Agenzia Forestale Umbra, la Regione dell’Umbria, gli Assessorati al Turismo e Sanità e la proprietà.
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Il documento termina con l’invito a costituire, d’intesa con l’assessorato regionale competente, l’università di Perugia e le rappresentanze delle forze produttive e sociali, un programma interregionale per la formazione professionale e per l’eccellenza nelle professioni turistiche termali.
Nella premessa alla mozione, i rappresentanti consiliari della maggioranza ritengono che “l’attrazione turistica-termale costituisca un fattore determinante per l’identità e la credibilità delle comunità dove gli impianti termali risiedono e che la tendenza di crescita del movimento turistico-termale indichi una propensione che il nostro Comune può e deve intercettare positivamente disponendo nel suo territorio di un’unica struttura regionale specifica, classificata al top del settore come prima categoria super, peraltro inserita all’interno di un comprensorio ricco di patrimonio culturale, storico-artistico, paesaggistico ed ambientale” .
Detto rilancio del turismo termale deve essere ridefinito in tempi molto rapidi, a causa di una serie di mutamenti che comportano nuove sfide ed opportunità competitive sia per l’attrazione di investimenti che per le criticità riguardanti aree regionali vicine e concorrenti
Città di Castello ha la fortuna di avere un impianto termale di primo livello (1° categoria super) che fa riferimento alla società “Terme di Fontecchio Spa”: la compagine societaria di quest’ultima si è detta ben orientata a interventi sostanziali, alcuni già realizzati o in corso di prossima realizzazione, con ingenti investimenti messi in campo. Di prossima apertura, come sottolineato dal sindaco Luciano Bacchetta in sede di Consiglio comunale, anche bar e ristorante.