Si chiude la nona edizione del Paiper Festival, un viaggio lungo quattro giorni che ha trasformato il centro storico di Foligno in un mosaico vivo di suoni, colori, emozioni e cultura pop.
Un festival che non si è limitato a far ballare e divertire, ma che ha voluto raccontare la memoria, la creatività e la forza della collettività, intrecciando arte, moda, musica e impegno sociale.
Un momento particolarmente significativo di questa edizione è stato, senza dubbio, la presentazione e la realizzazione del 1° Concorso Musicale “Gabriele Angeli”, avvenuta durante la prima serata del Paiper Festival. Un progetto fortemente voluto per dare voce ai giovani, per farli salire su un palco importante e per consentire loro di confrontarsi con la musica come mezzo di espressione personale e collettiva.
Attraverso brani ispirati agli anni ’60 e ’70, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di raccontare il loro mondo, il loro cuore e la loro visione, creando un ponte ideale tra passato e futuro. Non solo un concorso musicale, ma un vero e proprio laboratorio di creatività e crescita, dove le nuove generazioni hanno potuto respirare l’energia, lo spirito e il coraggio di un’epoca che ha rivoluzionato il linguaggio artistico.
A ideare e promuovere questo progetto è stato Gianni Angeli, preside della scuola di formazione Punto Form, che da anni crede nell’importanza di dare spazio ai giovani e di educarli alla bellezza, alla condivisione e al rispetto per l’arte e per il pubblico.
Il Paiper Festival 2025, grazie a questa iniziativa, ha voluto sottolineare con forza che il futuro della musica e dell’arte passa proprio attraverso i giovani, le loro idee fresche, la loro voglia di raccontarsi e di sorprendere. Un segnale chiaro: la cultura non è solo memoria del passato, ma è anche e soprattutto investimento nel futuro.
Nella seconda giornata, il Paiper Fashion ha restituito centralità al tessuto commerciale e creativo locale: boutique storiche e giovani realtà hanno portato in passerella collezioni uniche, celebrando la moda come forma di espressione culturale e sociale, sotto la direzione artistica di Francesca Magrini. La colonna sonora live con artisti di talento come Moà e Roberto Giglioni, insieme al lavoro della giornalista Manuela Marinangeli, ha raccontato la moda come arte viva e inclusiva.
Il sabato, la terza giornata, ha segnato il cuore pulsante di questa edizione: la scelta di affiancare AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha dato un significato profondo alla manifestazione. La musica e la solidarietà si sono fuse durante il concerto-evento “Back to the 80’s” degli Oskuri Figuri & Friends, accompagnati da un banchetto informativo AISM e dalla presenza del Segretario Provinciale Alessandro Marsili. Un messaggio forte: “Uniti, una sfida dopo l’altra”, dimostrando che anche la festa più gioiosa può diventare veicolo di consapevolezza.La serata è proseguita con la grande festa della Paiper Family, che ha radunato tutti i DJ protagonisti per un vero e proprio tributo alla cultura del ballo, dell’incontro e dell’amicizia.
La quarta giornata ha chiuso il sipario sulla kermesse con l’omaggio di Sauro Alessi e i Bandiera Gialla a Renato Zero, la performance di Roberto Giglioni e le coreografie della Bliss Dance Academy.
Il Paiper Festival 2025 chiude la sua nona edizione confermandosi non solo come una grande rassegna musicale e artistica, ma come un vero progetto di comunità: un luogo dove la memoria si trasforma in futuro, la festa diventa un linguaggio condiviso e universale, e la cultura esce dagli spazi accademici per vivere nelle strade, nei sorrisi, nei costumi che raccontano storie, nei vinili che risvegliano ricordi e nelle parole che sanno trasformare la musica in un’emozione collettiva. Le mostre, le sfilate, le performance artistiche, la valorizzazione delle tradizioni e il dialogo continuo con il pubblico hanno reso questa edizione un vero laboratorio culturale a cielo aperto, capace di accendere la città e generare riflessioni profonde, oltre che intrattenimento.
Grazie Foligno, grazie al pubblico, agli artisti, agli operatori, ai tecnici e a chi ha reso possibile questa meravigliosa avventura. Ci vediamo al prossimo Paiper, sempre con lo stesso spirito: libero, rivoluzionario, inclusivo, creativo e profondamente umano.
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