Presenti le delegazioni della Caserma Gonzaga di Foligno
In piazza Don Minzoni la cerimonia per ricordare il primo bombardamento di Foligno, avvenuto da parte delle truppe angloamericane, il 22 novembre del 1943. Era presente il picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito. E’ intervenuto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini sottolineando che “siamo qui, oggi, per ricordare il 78° anniversario del primo bombardamento della città di Foligno da parte delle forze aree alleate angloamericane, provenienti dalla base di Decimomannu in Sardegna.
L’intervento del sindaco Zuccarini
Ringrazio, con l’occasione, il nuovo Comandante del Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito, Generale di Brigata Vincenzo Spanò in questa prima ‘uscita ufficiale’ con il picchetto d’onore che come sempre è gentilmente a disposizione della Città. Erano esattamente le 12.53 del 22 novembre dell’anno 1943 quando la prima bomba cadde in centro storico, provocando la morte di circa 140 persone – purtroppo in gran parte bambini – e ferendone altrettante. Foligno perse oltre la metà del suo patrimonio pubblico, con danneggiamenti importanti alle reti idriche, stradali, elettriche ed alle infrastrutture, subendo qualcosa come 36 bombardamenti: raid che si protrassero sino al giugno dell’anno successivo. E proprio in questa piazza sorgeva lo storico Palazzo Rodati: nello spazio lasciato vuoto, oggi ci ritroviamo per ricordare quelle tragedie e per deporre insieme una corona di alloro ai caduti. Una scia di distruzione, di sangue e di paure che nel 1961 portò al conferimento, da parte del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, della medaglia d’argento al valore civile, che vediamo appuntata sul Gonfalone della città di Foligno. Di questi tempi, è quanto mai necessario saper ritrovare quella forza e quel coraggio, necessari per superare i periodi difficili e guardare con speranza e fiducia al futuro.
Nella certezza che insieme possiamo farcela, come abbiamo già dimostrato, rinascendo sempre più forti di prima”.