di Claudio Bianchini
Il Comune deve fare cassa, ha bisogno di liquidità per rimpinguare i bilanci e allora cosa fa? Quello che si ritrovano costrette a fare sempre più famiglie in difficoltà: per far tornare i conti si vende qualche proprietà. E in questo caso l’elenco dei beni immobiliari è decisamente lungo: l’amministrazione comunale ha deciso di vendere di tutto di più, da piccoli appezzamenti agricoli ad ex aree industriali, dai lavatoi delle frazioni di montagna alle ex scuole elementari. Tra i ‘gioielli di famiglia’ c’è persino la sede della Vus ed il lavatoio delle Conce. Non resta che spulciare tra le offerte, e magari qualche cittadino contribuente potrebbe acquistare l’appartamento o il locale che stava cercando, realizzando un affare. Nel ‘Piano delle alienazioni del patrimonio comunale’ i pezzi forti sono i terreni edificabili dell’ex Foro Boario e dell’ex Centro Fiera, classificati in burocratese come “beni immobili non strumentali alla funzione istituzionale dell’Ente”. L’elenco è stato approvato lo scorso 23 maggio dalla Giunta comunale.
Ex Foro Boario ed ex Centro Fiera, terreni all’asta
La fetta di proventi più consistente, dovrebbe arrivare – per l’appunto – dall’area ex Foro Boario, dove si prevede la realizzazione di un polo produttivo anche con destinazione residenziale e di servizi. Una capacità insediativa di 23.089 metri quadri, che dovrebbero fruttare almeno 5 milioni di euro. Un altro milioncino arriverà dal terreno edificabile – adibito a parcheggio pubblico – dell’ex Centro Fiera: un quartiere dove sono già stati costruiti numerosi appartamenti ed è in costruzione il nuovo palazzo dell’Inps. Nella superficie in vendita, potrà sorgere una nuova palazzina con la possibilità d’inserire ulteriori attività commerciali e direzionali. Poi c’è l’area che venne predisposta a Scafali per l’emergenza sisma del 1997: due lotti furono già ceduti al Ministero della Difesa, ma il valore attuale resta comunque di 864mila euro.
Dalla sede della Vus alla vecchia scuola di Pontecentesimo, un elenco infinito
E circa 900mila euro sono la quota spettante al Comune di Foligno per la cessione dell’immobile della Vus, conferito al 60,6% alla società partecipata Fils . Nell’elenco compaiono veramente beni d’ogni sorta: la palazzina ‘ex Pubblica Assistenza’ in Largo Frezzi difronte a Palazzo Candiotti, per un importo di 162mila euro e ancora l’appartamento ‘ex Itis’ in via Arti e Mestieri per 100mila euro. Restando nel centro storico: l’appartamento al piano terra di via dei Molini ex ‘Casa Famiglia’ con valore di 105mila euro; l’unità immobiliare in via Gentile destinata a deposito per 64.800 euro; il locale in via Servoli a 33.800 euro, utilizzato come laboratorio. Tra i beni figura persino il non meglio identificato ‘lavatoio Conce’ che però porterà nelle casse comunali appena 10mila euro. Poi ci sono i terreni, c’è l’imbarazzo della scelta: località Paciana, destinazione agricola di pregio valore 106.700 euro; fabbricato con terreno e oliveti a Collepino di Spello a 85.824 e 199.945 euro. Altro oliveto a Belfiore, dal valore di 178.250 euro oltre ad un terreno per coltivazione ortaggi – sempre a Belfiore – per un totale di 31.215 euro. All’asta persino l’ex scuola elementare di Pontecentesimo (400mila euro) e l’area ‘ex distributore Total’ di viale Ancona (31.200 euro).
Terreni agricoli vendesi, dalle frazioni di pianura alla montagna folignate
Si vendono inoltre: il vecchio lavatoio pubblico di Volperino a 6.700 euro e terreni agricoli a Scafali (30.597 euro), Borroni (7.500 euro), Scopoli (10mila euro), Annifo (14mila euro), via Guglielmo Ferrero (16.650 euro), Pontecentesimo (1.950 euro) e San Giovanni Profiamma – via Antonio Allegri – per 3mila euro.
Foligno, il Comune mette in vendita i suoi beni. Dai terreni agli appartamenti: le occasioni da non perdere
Lun, 18/06/2012 - 17:20