Venerdì 8 maggio si svolgerà a Foligno un incontro pubblico sulle questioni dello sviluppo economico e del lavoro, al quale parteciperà Guglielmo Epifani, presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati. L’appuntamento è alle 16.30 nella sala della Corte, in piazza della Repubblica. Interverranno Mario Bravi, candidato Pd, Catiuscia Marini, presidente della Regione e candidata alla presidenza; Vincenzo Riommi, assessore regionale allo Sviluppo economico; concluderà i lavori Guglielmo Epifani.
Questo il programma:
– ore 16, presentazione della candidatura al Consiglio regionale di Mario Bravi (Pd);
intervento della presidente della Regione, Catiuscia Marini;
sono invitati tutti i sindaci della Valle Umbra;
– ore 16.45, forum su lavoro e sviluppo, coordinato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi;
– sono invitate a partecipare Rsu, organizzazioni sindacali e associazione professionali e del mondo dell’impresa;
– ore 17.45, intervento conclusivo di Guglielmo Epifani, presidente della commissione Attività produttive della Camera dei deputati
“Questo appuntamento – spiega Bravi – costituisce un impegno a fare in modo che nella campagna elettorale si dia la necessaria centralità alle questioni economiche e dello sviluppo, oltre alle proposte per guardare al futuro e alle prospettive della nostra regione”.
Intanto, al candidato Pd è giunto anche il sostegno di “Uniti per Montone”. Il movimento ha annunciato il suo appoggio alle elezioni a Mario Bravi, nel quale “ha individuato il candidato ideale sul quale far convergere il consenso dei cittadini che si riconoscono nel movimento”, sottolineando come Bravi sia “da sempre al fianco dei lavoratori e dei loro problemi, con l’auspicio che l’impegno già manifestato da Mario Bravi possa continuare ancora più incisivamente la sua azione nel Consiglio regionale”.
Infine, in occasione dello sciopero della scuola di domani, Bravi ribadisce le sue posizioni “Con i lavoratori della scuola il 5 maggio, per difendere la scuola pubblica, per il superamento del precariato, contro il potere assoluto dei presidi”.