In totale ci sono 31 persone coinvolte, 310 capi di imputazione (soprattutto legati allo spaccio), 21 misure cautelari, 9 in carcere, 8 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora e di firma, un sequestro preventivo di circa 260mila euro, il sequestro di un cavallo, 10 chili di droga sequestrati (2 di cocaina, 2 di eroina e 8 di hashish) e 3 pistole sequestrate: questi i numeri dell’operazione “Amazzone” (nome dovuto al cavallo sequestrato) portata a termine dalla Questura di Terni, coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni.
Fiumi di droga su Terni, indagini lunghe 2 anni
L’attività di indagine ha avuto origine nel settembre del 2022 e, nel corso del tempo, la Polizia di Stato è riuscita a smantellare un’organizzazione composta da 2 fornitori, 15 intermediari, e 14 pusher che, senza dare punti di riferimento precisi piazzava ingenti quantitativi di droga nel centro storico di Terni. Il Questore di Terni, Luigi Mangino, lascerà presto la Questura per altro incarico e, nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, 24 giugno, ha voluto salutare i cittadini ternani nel migliore dei modi: “Voglio fare un plauso alla Procura che ha coordinato in modo eccelso l’indagine e un grande ringraziamento alla cittadinanza di Terni. Infatti è stata utilizzata l’applicazione YouPol che ha permesso di chiudere le indagini con successo, a testimonianza che il mio auspicio per una sicurezza partecipata tra forze dell’ordine e cittadini è stato un obiettivo raggiunto”.
La super droga
Il Sostituto Procuratore Giorgio Panucci ha spiegato come le: “Segnalazioni avvenute tramite l’utilizzo dell’app YouPol in zona ex foresteria hanno permesso di avviare le indagini della Squadra Mobile per una presunta attività di spaccio. Abbiamo dunque utilizzato intercettazioni telefoniche, ambientali e trojan per le intercettazioni di chat. Come primo filone abbiamo seguito quello del microspaccio con interazione di spacciatori al dettaglio di cocaina, eroina e hashish. Abbiamo verificato che a Terni circola una droga particolare, cioè la mescolanza di cocaina ed eroina che stava avendo molto successo tra gli assuntori. Secondo quanto accertato, sembra che questo mix influisca in modo particolarmente rilevante sugli effetti prodotti dalla cocaina”.
Secondo filone. I fornitori: gli ordini dal carcere
Tra le persone raggiunte da misure cautelari c’è anche una coppia, lei di origine campana, lui pugliese e già detenuto in carcere. Proprio l’uomo riusciva a dare comunque direttive alla compagna, tramite colloqui nel carcere e utilizzando gesti preventivamente accordati, poi trasmesse ai pusher, quasi tutti di nazionalità nordafricana, per lo smercio di droga al dettaglio.
Terzo filone. Le armi
Gli inquirenti hanno poi seguito un terzo filone, quello relativo alle armi. Le indagini, infatti, hanno permesso di sequestrare tre pistole, sulle quali ci sono ancora indagini in corso, che sono state rinvenute grazie all’intervento di squadre di Polizia specializzate nella ricerca di esplosivi e unità cinofile.