Il Palio del Fantasma edizione 2018 si tinge di rosa: stanotte è nata Matilde, figlia del neo Presidente della Proloco di Castel Ritaldi Luca Terenzi, organizzatore della manifestazione e di mamma Teresa, che hanno ricevuto centinaia di messaggi di auguri da tutti i ragazzi che partecipano all’evento.
Evento che va avanti a gonfie vele, con gli appuntamenti che si susseguono giornalmente e le novità introdotte da quest’anno che iniziano a dare i loro primi buoni frutti: si vede la mano di una organizzazione ancora un po’ acerba, ma più corale, con delle individualità ben precise poste a capo di ogni settore che pur alla loro prima esperienza, stanno dando il loro impornate contributo e al contempo stanno maturando una esperienza che sarà molto utile negli anni a venire.
Nella serata di domenica si è svolto infatti il Corteo Storico, che sotto la supervisione di Chiara Guerrnini, ha visto tutti i rioni partecipare con un adeguato numero di figuranti, tutti in abiti rinascimentali preparati e curati anche nei piccoli dettagli.
Ieri sera invece si è svolta la gara delle rappresentazioni teatrali, una delle più sentite e partecipate dell’intera kermesse, sicuramente la più bella e suggestiva, cha ha visto i rioni affrontarsi sul tema dei comune dei numeri. Sono andate in scena cinque ottime rappresentazioni, ciascuna con i suoi grandi pregi e i suoi picccoli difetti, a testimonanza di un livello generale della qualità degli allestimenti sempre in crescita da quando è stata introdotta qesto tipo di sfida.
Ha vinto Castel San Giovanni, a cui era toccato in sote di appresentare il numero 9, che nella simbologia rappresenta il principio e la fine del creato. E proprio da un inseguirsi e susseguirsi di situazioni che siboleggiavano creazione e morte che il rione bianco-giallo ha proposto la rappresentazione più equilibrata, attinente al tema, originale e con un impatto scenico importante, meritando senza dubbio la vittoria finale.
Il resto della classifica invece ha suscitato qualche malumore e molto scetticismo, con i pareri della piazza molto discordati e con quelli degli addetti ali lavori invece abbastanza in armonia ma in disaccordo con il giudizio finale della giuria, che però è quello che conta.
Ma in fin dei conti ognuno è tornato a casa con la consapevolezza di aver ben figurato, di avere dato il massimo, di essersi divertito e di aver tenuto alto il nome del proprio rione nella serata più impegnativa di tutte: tutti vincitori, senza retorica, come è bello che sia.