Carlotta Colaiacovo (nella foto con Andrea Romizi), assessore allo sport e alle politiche giovanili di Gubbio e segretario provinciale di FI Giovani Perugia, è stata inserita tra le 60 giovani promesse under 30 della politica italiana secondo l’iniziativa organizzata dall’associazione La Giovane Roma e da Politica, con la media partnership de L’Espresso, in collaborazione con l’Università degli Studi Link.

“Carlotta è un esempio di impegno, passione e concretezza. La sua visione mette al centro i giovani e il loro bisogno di essere ascoltati, coinvolti e valorizzati. Il riconoscimento dato a Carlotta rappresenta una soddisfazione per tutta FI Giovani Umbria e i valori in cui crediamo” dichiara Edoardo Pannacci, segretario regionale di FI Giovani Umbria.

“Questo riconoscimento non è soltanto motivo d’orgoglio per lei, ma lo è anche per l’Umbria e per i tanti giovani del nostro movimento che, con entusiasmo e serietà, si stanno distinguendo e stanno portando il loro contributo nei territori e nelle istituzioni” le parole di Andrea Romizi, segretario regionale FI Umbria.

Venerdì alle 16 a Roma, presso l’Università degli studi Link, avverrà la premiazione. Sarà presente anche il segretario nazionale Antonio Tajani.

Ecco la lettera di Carlotta pubblicata da “L’Espresso”:

“𝑆𝑒𝑛𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎. 𝑄𝑢𝑒𝑙𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑖𝑛𝑐𝑒𝑒, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎. 𝐼 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑎: 𝑙𝑒 𝑠𝑓𝑖𝑑𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑓𝑖𝑑𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖. 𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑔𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑣𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜 𝑡𝑖𝑝𝑜. 𝑆𝑝𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑠𝑒. 𝐼𝑛𝑡𝑖𝑚𝑒. 𝐶𝑜𝑚𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑢𝑑𝑖𝑛𝑒, 𝑛𝑒𝑖 𝑚𝑒𝑎𝑛𝑑𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑣𝑖𝑟𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑟𝑎𝑟𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑠𝑖 𝑠𝑚𝑎𝑟𝑟𝑖𝑠𝑐𝑒. 𝑂𝑔𝑔𝑖, 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑡𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑧𝑧𝑎, 𝑣𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖, 𝑑𝑖𝑠𝑖𝑙𝑙𝑢𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑖. 𝐿𝑒 𝑡𝑟𝑖𝑛𝑐𝑒𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑠𝑡𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎, 𝑚𝑎 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑣𝑢𝑜𝑡𝑒. 𝑂 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑖𝑛𝑣𝑖𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖. 𝐸̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑟𝑒, 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎. 𝑈𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒, 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑖, 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑜, 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑜. 𝑄𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑖, 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑛𝑜𝑖. 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑒𝑐𝑖𝑝𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑜 𝑣𝑜𝑡𝑎𝑟𝑒. 𝑆𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑎 𝑢𝑛 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑒. 𝐴𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒, 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟 𝑑𝑖𝑟𝑒: “𝑖𝑜 ℎ𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑖𝑏𝑢𝑖𝑡𝑜, 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑢𝑖 ℎ𝑜 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜”. 𝐿𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑠𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑖, 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑎𝑙𝑜𝑔𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜. 𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑟𝑒𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝐼𝑙 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜 𝑐𝑖 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑣𝑜𝑐𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑒𝑟𝑎̀ 𝑚𝑎𝑖 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖!”